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18.04.2010 - LAZIE-ROMA 1-2 - VENI VIDI VUCINIC

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18 APRILE 2010 - LAZIE-ROMA 1-2

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CON LE MANI, COI PIEDI E CON LE PALLE
La Roma ha vinto anche il secondo derby di stagione e con questi 3 punti si riprende il comando della classifica, posto solo momentaneamente occupato dall'Inter, vittoriosa nell'anticipo di venerdì. In svantaggio dopo i primi 45 minuti, prima pareggia e poi scavalca la lazie con una doppietta del solito Mirko Vucinic, sempre più uomo decisivo di questa Roma.
Roma double face stasera. Assolutamente immobile, bloccata, paralizzata dalla tensione nel primo tempo, anche se senza mai rischiare più di tanto. La Lazie fa gioco sì, ma non tira mai in porta e il gol arriva solo grazie ad un'incertezza difensiva su lancio in profondità di Ledesma per Rocchi che indisturbato, controlla e supera Julio Sergio.
La chiave della vittoria è nelle mani di Julio Sergio che ipnotizza Floccari sul dischetto e gli para il rigore all'inizio del secondo tempo. Si passa così dal possibile 2-0 per la Lazie, al pareggio su rigore di Vucinic dopo pochi minuti. È un'altra Roma questa. La Lazie è alle corde e dopo 10 minuti ecco il capolavoro del montenegrino. Cannonata su punizione dal limite con Muslera paralizzato da tanta potenza e precisione. Sono i piedi di Vucinic che fanno la differenza oggi. La svolta però, nessuno ce ne voglia, l'ha data Ranieri, che al rientro in campo lascia a riposo Totti e De Rossi e manda in campo Menez e Taddei. Una scelta dettata dal buon senso, visto lo scarso apporto dei due campioni, che come spesso accade sentono in maniera eccessiva la stracittadina. Una scelta coraggiosa, di carattere, da uomo con le palle, come si dice a Oxford. La partita finisce così e come spesso ci è toccato di vedere, buttata letteralmente in caciara dai soliti rosiconi che come al solito NUN CE VONNO STA!

IL CAPITANO VI RICORDA CHI SIETE E DOVE STATE ANDANDO
Un "pollice verso" che a noi piace da morire, ma che fa discutere i laziali e gli "anti-Roma", quello che il Capitano mostra a fine partita (sotto la sud, rivolto ai suoi tifosi). Chiedono addirittura 10 giornate di squalifica (Reja) e considerano il gesto di Totti da condannare perchè gravissimo (Tare). A questi due poveri di spirito, raccomandiamo di preoccuparsi dell'inconsistenza della loro squadra, della serie B che incombe minacciosa e... di sciacquarsi bene la bocca prima di parlare del nostro Capitano. Senza dare troppo risalto ad altri psicolabili di fede biancoceleste, che fomentano gli animi di altri psicolabili, continuando a pontificare dal loro "irreprensibile" pulpito e giudicare solo ed esclusivamente quello che fa Francesco Totti, ci limitiamo a dire che il gesto non è assolutamente da condannare, visto che non offende nessuno. Il pollice verso non è un dito medio mostrato alla curva avversaria, non è un "gesto dell'ombrello", nè tantomeno un saluto fascista ostentato nonostante la legge e il buon senso lo vieti... Quello semmai, cari psicolabili dell'etere, avreste dovuto condannare fermamente a suo tempo, non un gesto goliardico che vi ricorda semplicemente ciò che siete (inferiori) e quello che potrebbe essere il vostro destino: la serie B.