INDEGNI FINO ALLA FINE
Non è la nostra Roma questa. Non è la squadra che può rappresentare una città e una tifoseria come quella giallorossa. Una squadra ridicola, male organizzata, imbarazzante nell'atteggiamento, impacciata, impaurita come una provinciale, sempre e comunque in balìa dell'avversario, come una Scafatese qualunque.
Stavolta non bastano nemmeno 3 (e dico tre!) gol di vantaggio, per portare a casa una vittoria che sembrava ormai cosa fatta. Cosa fatta per una qualunque altra squadra, ma non per un'accozzaglia di senzacoglioni che in 40 minuti sono stati capaci di far resuscitare un Genoa che al 6' del secondo tempo poteva considerarsi spacciato. Ma spacciato de che? Tranquilli, con la Roma resuscitano tutti, tutte le squadre si rilanciano...
Ci tornano in mente quelle scritte apparse
sui muri di Trigoria e sugli spalti dell'Olimpico, quell'epiteto: INDEGNI, che oggi più che mai ci pare appropriato. Oggi più che mai, perchè non ci sono scuse, per l'ennesima figura di merda che ci hanno fatto fare.
Ci sono riusciti, i nostri beniamini. L'hanno fatto nel modo più eclatante, più assurdo, più meschino, più ignobile. Hanno battuto l'ennesimo record, questi ignobili indossatori della maglia più bella del mondo, sono riusciti a perdere una partita come questa, non contro una corazzata, ma contro una modesta e sicuramente non irresistibile compagine. Indegni fino alla fine, fino a costringere l'allenatore a dimettersi. Colpevole lui per non aver saputo dare un gioco, un'identità, a questa squadra; colpevole la società per il suo atteggiamento "immobile" e incapace (o senza intenzione) di prendere in mano una situazione che, sotto gli occhi di tutti, andava peggiorando di giorno in giorno; ma colpevoli soprattutto loro, i ragazzini viziati, gli ignobili indossatori della maglia più bella del mondo. Indegno e senza attenuanti è per noi chi antepone i propri interessi, le proprie ragioni, al bene della Roma, che si rifiuta di scendere in campo, che storce il naso se va in panchina... Ne abbiamo piene le scatole di questi mercenari e speriamo vivamente in un repulisti generale a fine stagione.
E RANIERI SI DIMETTE
La notizia rimbalza già nel dopo partita, verrà ribadita in serata e confermata ufficialmente il giorno dopo: Ranieri ha rassegnato le sue dimissioni e la società le ha accolte, affidando la panchina a Vincenzo Montella.
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- GENOA: Eduardo; Mesto, Dainelli, Kaladze, Criscito; Rafinha, Milanetto (al 16' st. Veloso), Kucka, Rossi (al 20' st. Paloschi); Palacio, Floro Flores (al 35' st. Moretti).
A disposizione: Scarpi, Antonelli, Boselli, Jankovic.
Allenatore: Ballardini.
- ROMA: J. Sergio; Castellini, N. Burdisso, Mexes, Riise; Perrotta (al 10' pt. Taddei), Brighi, Greco; Simplicio (al 19' st. Menez); Totti, Borriello (al 27' st. Loria).
A
disposizione: Lobont, G. Burdisso, Juan, Pettinari.
Allenatore: Ranieri.
- Arbitro: Orsato di Schio.
- Ammoniti: Greco, Rafinha, Mexes, Totti, Dainelli, Taddei
- Espulso: Rafinha 45' ST.
- I GOL:
6' PT: MEXES
16' PT: BURDISSO
6' ST: TOTTI
7' ST: Palacio
22 ST: Paloschi
29' ST: Palacio
40' ST: Paloschi
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