BENTORNATO CAPITANO
Finalmente! Dopo un digiuno che durava da tanto, troppo tempo, il Capitano si sblocca e mette a segno la sua ennesima doppietta. Era da quel Roma-Sampdoria del 22 maggio 2011, ultima giornata del campionato scorso, che Francesco Totti non compariva nel tabellino dei marcatori. Lo fa oggi, con due rigori ben trasformati, dopo che in settimana a chi gli chiedeva quando avrebbe finalmente interrotto il suo digiuno, "prometteva" una doppietta contro il Chievo. Il Capitano è così: spavaldo, guascone, orgoglioso, romano... Lui non si tira mai indietro, accetta tutte le provocazioni, ma poi in campo dopo aver segnato il primo rigore, tira su la maglietta e scopre l'ennesima dimostrazione di umiltà e attaccamento ai suoi colori: una dedica che non lascia spazio alle interpretazioni: "scusate il ritardo". E il pubblico dell'Olimpico lo "scusa" sicuramente, tributandogli l'ennesima ovazione a conferma di un amore infinito. Sarà un caso, ma da quando è rientrato Lui (Roma-Juventus 1-1), la Roma ha inanellato una serie di buonissime prestazioni e di risultati assolutamente positivi (un pari e tre vittorie).
DOMINIO ASSOLUTO... NONOSTANTE L'ARBITRO
Troppo bella l'ultima Roma ammirata prima della sosta in quel di Bologna nell'ultima dell'anno 2011. La paura di non rivederla e di pagare sul campo la sosta natalizia, ci ha pervaso per tutta la settimana. L'infortunio in allenamento di Osvaldo poi (starà fuori per due mesi), accresceva la nostra preoccupazione. Un'avversaria come il Chievo, che prima della sosta aveva ridicolizzato i cugini di campagna e che aveva ben preparato la sfida con la Roma andando addirittura in ritiro, non sembrava ostacolo facile da superare.
Ma tutti i timori svaniscono dopo i primi minuti. Una Roma subito padrona del campo e pericolosa lì davanti con i due "ragazzini terribili"
(Lamela e Bojan) ben assistiti dal Capitano, autore di una prova sontuosa e da una squadra che, così come vuole l'allenatore, si è mossa all'unisono concedendo pochissimo all'avversaria.
Sorrentino ne evita la capitolazione anticipata con un paio di interventi decisivi prima su Lamela e poi su Pianic, ma lo stesso Lamela si procura il rigore che lo scarsissimo Russo di Nola concede senza esitazione alcuna... strano. Strano perchè nel secondo tempo lo scarsissimo di cui sopra ("ben" assistito dal suo collaboratore di linea Viazzi) non vede due nettissimi falli in area di Cesar su Bojan. Fortuna che invece lo scarsissimo riesce a vedere il doppio fallo di mano con cui lo steso Cesar toglie la palla allo scatenato Bojan e fischia il secondo penalty per la Roma. È il minuto 33 del secondo tempo, Totti fa ancora centro e da lì in avanti non ci sarà più storia.
La storia la scrive Luis Enrique, sostituendo prima De Rossi e poi Totti, concedendo ai due una meritatissima standing ovation.
Bella Roma e BRAVI TUTTI !