STAVOLTA USCIAMO NOI
L'anno scorso fu la Juve a soccombere, stavolta tocca a noi.
Che sarebbe stata dura lo sapevamo. Fortissima la Juventus, ancora imbattuta quest'anno, soprattutto in casa sua, in quello stadio che di punti ne ha già fatti guadagnare e altri siamo sicuri che ne farà ancora, alla squadra dell'ex pelato Antonio Conte.
Restiamo quindi in attesa di averne anche noi uno tutto nostro, che come questo incuta rispetto e timore agli avversari, senza inutili piste di atletica, senza barriere e con il pubblico vicino ai propri giocatori come accade ad altre latitudini, dove esistono stadi per il calcio e stadi per altri sport, dove la cultura del "magna magna" non è così radicata e dove se una società volesse costruirne uno, non sarebbe costretta ad aspettare anni per ottenere l'autorizzazione di duemilacinquecento commissioni...
LA PARTITA
Subito sotto, dopo 6', grazie a Giaccherini che sfrutta l'indecisione del "pacchetto centrale" giallorosso, si inserisce e supera Stekelenburg. La Roma inizia a rincorrere, ma non riesce a scalfire il muro eretto da Conte nella propria metà campo, esponendosi invece al contropiede bianconero. Il raddoppio arriva alla mezzora, grazie ad un gioiello di Delpiero e la "ciliegina" arriva al 90' con l'autorete di Kjaer.
Per noi, assolutamente insufficiente stasera il reparto difensivo, eccezion fatta per il solo Heinze che predica nel deserto, autore di una prestazione dignitosa; Taddei in serata no, scivola in continuazione e quando invece resta in piedi, viene asfaltato da Estigarribia assoluto dominatore di quella fascia; Josè Angel sempre più timido e insicuro, surclassato sulla sua corsia da Lichtsteiner, non sembra ancora pronto per questi importanti palcoscenici; Kjaer infine, mette lo zampino in tutte le tre reti juventine (l'ultima è proprio tutta sua) e conferma tutte le lacune psico-tecniche già evidenziate in precedenza.
La sconfitta ci poteva stare. Brutto dirlo, visto l'odio sportivo che proviamo da sempre per i zebrati, ma la Juventus di quest'anno ci sembra proprio una buonissima squadra, dove tecnica, condizione fisica e carattere, per ora rappresentano il mix vincente. Il passivo invece, è figlio dell'atteggiamento di una squadra, la Roma, che non tiene mai conto del risultato, o dell'inferiorità numerica, ma gioca sempre alla stessa maniera, proponendo il proprio gioco secondo quelli che sono i dettami dell'allenatore e mai subendo passivamente quello dell'avversaria, costretta, come stasera, al contenimento e alle ripartenze. "Un problema psicologico? Ahahahah!" è la risposta di Luis Enrique alla prima domanda dell'intervista di fine gara. Condannati dai "particolari" dice, timidi e impacciati nel primo tempo, ma molto bene nel secondo.
Voltiamo pagina quindi. La stella d'argento rimane nei nostri sogni. Sogni che per pudore e scaramanzia abbiamo smesso di rendere pubblici...
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- JUVENTUS:
Storari, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Lichtsteiner, Pirlo, Marrone, Giaccherini (42' st Krasic), Estigarribia, Borriello (17' st Matri), Del Piero (31' st Quagliarella).
A disposizione:
13 Manninger, 11 De Ceglie, 5 Pazienza, 22 Vidal
Allenatore: Conte
- ROMA: Stekelenburg, Taddei, Kjaer, Heinze, Angel, Simplicio (20' st Greco), Gago, Pjanic, Lamela, Bojan (12' st Borini), Totti (26' st Perrotta).
A disposizione: 1 Lobont, 4 Juan, 87 Rosi, 92 Viviani
Allenatore: Luis Enrique
- Arbitro:
Banti di Livorno
- Ammoniti: Estigarribia, Barzagli, Pjanic, Simplicio, Totti, Krasic
- Espulso: LAMELA al 22' ST
- I
GOL:
6' Pt: Giaccherini
29' Pt: Del Piero
45' St: Kjaer (autogol)
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