Romamor - Campionato Serie A 2015/2016 - Analisi e commento della partita

MOTIVI PER ESSERE FELICI CE NE SAREBBERO
La vittoria. La quinta consecutiva, per consolidare il quarto posto e mantenere in apprensione le dirette concorrenti al piazzamento Champions (al momento Fiorentina terza e Inter quinta, entrambe vittoriose).
Il risultato. Rotondo e per niente esagerato, vista la prestazione giallorossa e le differenze in campo, oltre un rigore solare e inspiegabilmente negato, sullo 0-0, per fallo su Nainggolan e un palo di Pjanic su punizione. La doppietta di Dzeko. Finalmente implacabile il bosniaco (tolto l'incredibile errore commesso 100 secondi prima del suo primo gol) sotto porta e dispensatore di assist e sponde per gli inserimenti dei compagni. La doppietta di Salah, imprendibile e tremendamente efficace su quella fascia, che si permette di realizzare un gol da annali del calcio, con una palla calciata dalla linea di fondo che rientra e si insacca tra gli applausi scroscianti di un pubblico in delirio. Doppiette intervallate dal gol di Keita, abile a sfruttare una palla vagante in area, conseguente a calcio d'angolo.
E dulcis in fundo, last but non least, come direbbero quelli bravi, il rientro in campo di Kevin Strootman, a cui Spalletti regala l'ultimo quarto d'ora, a risultato ormai ampiamente acquisito.

Motivi validissimi, ma che non bastano ad attenuare il dispiacere per quello che è accaduto nella mattinata di Trigoria, quando dopo una notte di riflessioni e valutazioni, Spalletti decide di allontanare Totti dal ritiro prepartita. "Stasera non giochi, non sei convocato, puoi anche andare a casa", sembrerebbe essere stato il succo della comunicazione. A provocare il duro provvedimento dell'allenatore nei confronti dal Capitano, l'intervista rilasciata da quest'ultimo a RAI Sport il giorno prima, ritenuta offensiva e destabilizzante.

Un momento tra i più bui della nostra storia, per quanto mi riguarda. Vedere relegati in tribuna 23 anni di storia giallorossa (Totti è voluto essere presente stasera, nonostante tutto) fa male. Non mi sento di condannare la decisione di Spalletti, giusta nella salvaguardia del gruppo, ma irrispettosa e irriguardosa nei confronti di chi non può essere considerato alla stregua degli altri.
Una decisione che spacca, com'era normale attendersi, la tifoseria. Sui social c'è chi condivide la decisione e chi, di contro, la condanna insieme all'allenatore. Si schiera per il Capitano lo stadio intero, che intona cori ed espone cartelli e quant'altro in suo favore, fischiando Spalletti alla lettura delle formazioni.

Le dichiarazioni di Spalletti e dei giocatori intervistati dopo la goleada, lasciano intendere che la spaccatura si sia ricomposta e che l'indomani a Trigoria Totti si allenerà insieme al resto della squadra. Speriamo bene. Daje Roma!

Sandro