Romamor - Campionato Serie A 2018/2019 - Napoli-Roma - Analisi e commento della partita

BENVENUTI A NAPOLI
La partita inizia in ritardo di qualche minuto, visto il mancato funzionamento della VAR... ma in fondo siamo a Napoli, mica a Milano! Il San Paolo come negli ultimi anni è vietato ai romanisti e occupato totalmente da napoletani, o quantomeno residenti nella regione Campania. Chissà quanto dovremo attendere per un'applicazione (reale!) dello stesso provvedimento anche all'Olimpico.

I DUE PUNTI LI HA PERSI LA ROMA
Il calcio non è uno sport come altri in cui la vittoria si assegna "ai punti", altrimenti, da queste parti avremmo vinto qualche decina di trofei in più. Nel calcio, soprattutto in Italia, non sempre vince chi merita (sennò la Juve avrebbe vinto meno della metà dei suoi titoli), o chi ha fatto di più per provare a vincere. In questo sport meraviglioso, spesso accade che la vittoria, o il risultato positivo, vengano centrati da chi in campo ha fatto vedere meno, o badato solo a difendersi.

Doveroso il preambolo per spiegare che il pareggio di questa sera, checché ne dicano i napoletani o i vari cronisti e opinionisti de 'sta ceppa, per come si è materializzato va sicuramente stretto alla Roma. In vantaggio dal 14' del primo tempo, con almeno un paio di occasioni di raddoppio, messa sì poi alle corde dai padroni di casa per quasi tutto il secondo tempo, ma raggiunta solo al 90' da una sculata di Mertens che mette alle spalle di un incolpevole Olsen non un passaggio, ma una palla svirgolata in area da Callejon.

Non ce ne frega niente se l'undici di Ancelotti ha avuto il 70% di possesso palla e sfiorato in più di un'occasione il gol. È un qualcosa che anche a noi è capitato e capita di continuo. Quindi non ci fracassate l'apparato genitale con le vostre teorie su chi meritava di più. Pensate invece che se qualcuno avesse utilizzato il VAR per quella che doveva essere la sua prerogativa principale e cioè correggere l'errore dell'arbitro, o aiutarlo a non commetterne, la Roma (eravamo sull'1-0) avrebbe usufruito di un rigore ed avrebbe (il condizionale è d'obbligo) potuto raddoppiare il vantaggio. La spinta, anche se leggera, che fa cadere Dzeko in area, non è sicuramente meno punibile di quella che a Luca Pellegrini è costato il rigore su Lazzari in Roma-Spal, o peggio ancora, quella su Dibala (a loro il rigore lo danno sempre) in Empoli-juve.

Il problema di questa Roma sembrerebbe l'attuale mancanza di affidabilità delle cosiddette seconde linee. Se l'allenatore è costretto a schierare un De Rossi alle prese con un'infiammazione al ginocchio che lo tormenta da mesi, un Kolarov che combatte da qualche settimana con i postumi della frattura al metatarso, o un Florenzi acciaccato e anche lui in dubbio fino all'ultimo, è segno che le alternative non lo convincono, o non sono ancora (???) pronte.

Ad ogni modo, ribadiamo che il pareggio arriva solo al 90' e in maniera fortuita. Contro un Napoli secondo in classifica e che finora in casa aveva sempre vinto tra campionato e Champions subendo in totale appena due reti (il Liverpool al S.Paolo ha perso senza riuscire mai a tirare in porta). Abbiamo perso De Rossi e Manolas durante la partita, e come già detto, Di Francesco è stato costretto a schierare giocatori acciaccati come Kolarov e Florenzi.

Daje Roma!
Sandro