Romamor - Campionato Serie A 2020/2021 - Roma-Lazio - Analisi e commento della partita

PARTIAMO DA LUI
Mi si perdoni il preambolo prettamente regionale e fuori dai confini della Capitale, ma stavolta il mio commento al 156° derby di campionato (il 56° vinto dall'AS Roma, contro i 40 vinti dai burini), parte dalle dichiarazioni rilasciate nel dopo partita dal simpatico e mai bugiardo, piagnone o rosicone che dir si voglia, tecnico laziese. Lo spiazel-one ha parlato di "Roma chirurgica che con due tiri in porta ha fatto due gol". In questa frase che molti sottovalutano, c'è tutto lo storytelling laziese degli ultimi vent'anni. Il loro raccontare (inventare) "la storia", utilizzandola come strategia di comunicazione persuasiva, non ha eguali. Loro ripetono la stessa bugia in ogni intervista, in ogni occasione, in ogni bar, in ogni assembramento, meglio se di minus habens e magicamente la cazzata che hanno sparato, diventa verità. “Ripetete una bugia cento, mille, un milione di volte e diventerà una verità” (cit.).

Detto ciò, vedendo quello che il succitato e altri su altre panchine italiane ci mostrano ogni domenica, ribadisco il piacere d'essere stato rappresentato in questi due anni da un signore come Paulo Fonseca. Per la cronaca: il povero Inzaghi si lamenta di non aver potuto disporre di Correa per un problema muscolare... A Fonseca che non s'è lamentato invece, mancavano anche oggi i vari Pau Lopez. Smalling, Spinazzola, Veretout e Diawara... In porta ha giocato il terzo portiere, a sinistra ha giocato ancora una volta Bruno Peres e a centrocampo Darboe, un ragazzino della primavera.

UN GOL PER TEMPO
Roma ben messa in campo e a differenza dell'andata, attenta e concentrata nel non concedere spazi e occasioni alla compagine pigiamata, la quale nonostante quello che ci racconta il suo allenatore o i suoi cantastorie, gioca solo di rimessa in attesa dell'errore degli avversari. Le uniche loro azioni degne di nota infatti, sono legate ad errori in fase difensiva dei giallorossi o viziate da EVIDENTI partenze in fuorigioco.

Messa una pezza a qualche sbavatura che poteva costare il vantaggio dei natiprimacomelascimmia, si arriva al 42' con El Shaarawy che serve Dzeko in profondità, il quale si invola verso il fondo, mette il fisico e resiste al ritorno di Acerbi, lo bullizza e mette in mezzo una palla perfetta per l'accorrente Mkhitaryan che non sbaglia l'1-0. L'episodio cambia la partita. Nella ripresa la Lazio prova ad uscire dal guscio e creare qualcosa, ma è la Roma a mantenere il pallino del gioco. Il raddoppio che chiude definitivamente i giochi, arriva con un'azione personale di Pedro che conclude da fuori con un sinistro "chirurgico" come direbbe Inzaghi, superando Reina. Da lì in avanti è pura accademia, con la Roma che crea diverse occasioni per il terzo gol, ma che purtroppo fallisce tutte. Peccato.

Finisce col torello dei giallorossi a palleggiare in faccia ai pigiamati ridotti in dieci per l'espulsione del bullizzato Acerbi (primo e secondo giallo, entrambi per fallo su Dzeko) e con la squadra tutta che indossata la maglia speciale "MAI SOLA" ideata per oggi, festeggia il ritorno alla normalità cittadina.

L'ULTIMO BACIO
"Dedichiamo questa vittoria a voi, ai nostri tifosi che non hanno mai fatto mancare il loro supporto in tutti momenti della stagione. Semplicemente Grazie di tutto." Con questa parole, affidate ad un tweet, Paulo Fonseca dedica la vittoria nel derby a chi non ha mai fatto mancare il proprio sostegno alla squadra, a chi non ha anteposto il proprio ego al bene supremo (la Roma), a chi ha dimostrato che al mondo ci sono i tifosi e poi ci sono i tifosi della Roma. Grazie mister.

Daje Roma!
Sandro