Romamor - Campionato Serie A 2020/2021 - Roma-Sampdoria

SOTTO IL DILUVIO DECIDE EDIN
La Roma "bagna" il 2021 con una vittoria importantissima sotto tutti i punti di vista:
3 punti che ci mantengono al terzo posto solitario in classifica;
3 punti che invertono la tendenza che spesso ci vede inciampare dopo la sosta natalizia;
3 punti che rinforzano autostima e consapevolezza in tutta la squadra.
A dirla tutta, è Giove Pluvio che bagna (allaga) il prato dell'Olimpico con un diluvio che senza soluzione di continuità, rende la vita difficile alla Roma per 90 minuti più recupero, facilitando invece la Sampdoria organizzata da Ranieri con una doppia fila da 5 a difesa della propria area: il classico pullman davanti alla porta difesa da Audero.

Grande prova di squadra e soprattutto di forza della Roma, la quale nonostante le difficoltà ambientali lotta, insiste e persiste con tutti i suoi uomini senza risparmiarsi, fino ad ottenere il giusto premio, la giusta vittoria. Lo fa di misura, anche se le occasioni prodotte sono come al solito tante, ma stavolta con tutte le giustificazioni per non averle concretizzate. La firma a questa vittoria la mette Dzeko, che al 72' mette alle spalle di Audero il perfetto invito di Karsdorp, al suo quarto assist della stagione ed alla sua ennesima buonissima prova, così come buonissima è stata la prova di tutti, nessuno escluso. È una grande Roma questa.

SOLITO ARBITRAGGIO
In genere ci si lamenta dell'arbitro dopo una sconfitta o in ogni caso dopo una non vittoria tipo Roma-Sassuolo per intenderci. Situazione che non si è fortunatamente verificata oggi, ma che, complice un campo ed un tempo atmosferico al limite della praticabilità, poteva tranquillamente concretizzarsi vanificando gli sforzi e l'impegno profuso per tutti i 93' dagli uomini di Fonseca.

Sorvolando sulla gestione "creativa" dei cartellini, che inizia con un giallo a Smalling dopo 8' per un normalissimo fallo di gioco e che poteva di fatto condizionare il centrale giallorosso nel prosieguo della partita, superiamo anche qualche doppio giallo accuratamente evitato ai fabbri blucerchiati e qualche simulazione di Candreva premiata con la punizione, passiamo direttamente all'episodio clou: quello che dopo 5' di gioco, mostra un rigore solare, sacrosanto, lampante ed evidentissimo per chiunque avesse visto l'azione sviluppata in area blucerchiata, protagonisti Mkhitaryan e Tonelli, ma che viene ignorato nell'ordine da: arbitro, assistente arbitrale (non si può più chiamare guardalinee, pare brutto), VAR e AVAR. Una situazione che poteva mettere la partita su ben altri binari e che invece...

Un rigore negato anche oggi quindi, l'ennesimo torto arbitrale che (anche) quest'anno ci vede negato quello che in un campionato regolare sarebbe "il nostro" e che ci costringe per aver ragione dell'avversaria di turno non a vincere, ma a STRAvincere la partita. Un rigore che i vari commentatori, seconde voci, opinionisti, giornalisti e pseudotali si affannano a liquidare nella migliore delle ipotesi con un "ci poteva stare, ma anche no", se non addirittura "inesistente". Lo schifo per questo sistema calcio e soprattutto per questa comunicazione, è sempre più grande.

Daje Roma!
Sandro