PARTIAMO DAL 4 MAGGIO
Due giorni prima del ritorno di semifinale, la Roma annuncia la volontà di non rinnovare il contratto all'allenatore Paulo Fonseca. Lo fa attraverso un comunicato che squassa letteralmente l'ambiente giallorosso e non solo. Giusto il tempo di leggere i commenti (quasi tutti negativi) sulle varie testate giornalistiche, sui tempi sbagliati di questa comunicazione (troppo a ridosso di un impegno così importante) che la società giallorossa spiazza tutti ancora una volta, annunciando quello che dal 1 luglio sarà il nuovo responsabile tecnico: Josè Mourinho. Lo squasso, lo spiazzamento che la notizia provoca a tutti i livelli ora è totale. I Friedkin fanno sul serio.
PAGHIAMO QUEI 20 MINUTI
La Roma scesa in campo stasera, nonostante quello che tutti si aspettavano, non ha accusato la botta, ma al contrario, ha dimostrato attraverso una grande prestazione di tutto l'organico, di non aver risentito in maniera negativa della notizia del prossimo avvicendamento in panchina.
Maledetta Manchester quindi. E maledetti quegli incredibili, irreali, inverosimili 20 minuti di follia nel secondo tempo di giovedì scorso, nei quali abbiamo preso 4 gol dopo aver già regalato a Cavani quello del 2-2 ad inizio ripresa. 20 minuti di blackout totale che ci costano un gol ogni 5 minuti (compreso il rigore regalato dal solito bacarozzo mandato dall'Uefa) e l'accesso a quella che, per quanto la Roma aveva mostrato in questa Europa League, sarebbe stata una meritatissima finale.
Maledetta Manchester giovedì quindi, ma anche maledetta sfortuna stasera. Con un pallone che non ha voluto saperne di entrare nella porta inglese, vuoi per merito di un De Gea forse fortunato, ma comunque sempre determinato e determinante nel mantenere inviolata la sua rete, vuoi per la "precisione" dei nostri nel tirargli addosso in ognuna della tante occasioni, vuoi per le leggi della fisica che stasera decidono di non concedersi e fanno finire miseramente fuori anche quei palloni che colpito il palo, normalmente entrano in porta, tipo quello di Mkhitaryan al 61', quando si era sul 2-1...
Un approccio finalmente deciso, da parte degli uomini di Fonseca, che creano occasioni fin dai primissimi minuti di gioco illudendoci della possibilità di un miracolo alla vigilia per tutti impossibile, con una sequela di occasioni fallite di un soffio. Alla fine dei 90' più recupero si conteranno almeno una decina di limpide palle gol create dai giallorossi, ma purtroppo solo 3 gol.
MANCHESTER DECONCENTRATO?
Si è detto, nel post partita, di un Manchester che forte del risultato dell'andata, si è presentato a Roma piuttosto "morbido", quasi svagato, una sorta di brutta copia di quello super determinato visto all'andata (nel secondo tempo).
Tesi che possiamo anche condividere, ma che nulla toglie alla prestazione giallorossa di oggi.
Nessuno può dire poi, che se invece di compiere quella stranissima traiettoria lungo tutta la linea di porta, la palla di Mkhitaryan fosse entrata, il 3-1 avrebbe svegliato gli ardori sopiti degli inglesi, oppure li avrebbe costretti in quell'ultima mezzora di gioco a soffrire gli attacchi, a quel punto ancora più pericolosi, degli uomini di Fonseca.
Altro dato inconfutabile, che rende ancora più importante la vittoria di questa sera, sono le tante assenze con le quali anche stavolta ha dovuto fare i conti l'allenatore.
Parliamo di: Pau Lopez, Spinazzola, Veretout, Diawara, Villar, Carles Perez, El Shaarawy e Calafiori, ai quali si aggiunge dopo appena mezzora di gioco anche Smalling. Defezioni importanti, fondamentali, che avrebbero provocato il pianto di qualunque allenatore, ma che come sempre è stato per Paulo Fonseca, non hanno rappresentato un alibi nemmeno stavolta.
La nostra avventura europea si conclude qui, con una vittoria prestigiosa, resa ancora più tale perchè arrivata con un undici "rimediato" e con l'esordio di due primavera: prima Darboe e poi Zalewski, autore del gol vittoria.
UN ALTRO...
Un accenno stasera va fatto anche sull'ennesimo killer con la maglia della lazio, che l'Uefa manda a dirigere la Roma. Lo stesso arbitro che in Liverpool-Roma (semifinale di Champions League 2017-2018) convalidò due gol irregolari agli inglesi, depredando la Roma anche quella volta, di una finale. Stasera il "signor" Brych di Monaco di Baviera, nei primi 20 minuti di gioco, decide di non ammonire Cavani per un'entrata pericolosa e soprattutto di non espellere Wan-Bissaka per una ancora più assassina su Bruno Peres. Con un Manchester in 10 dopo 20 minuti sarebbe stata forse un'altra partita. Da rimarcare anche, sull'1-0 ad inizio secondo tempo, Maguire che in area di rigore, colpisce in modo maldestro calciandosi il pallone sul braccio vistosamente allargato. Intervento giudicato ininfluente dall'omino in maglia azzurra, che lascia proseguire l'azione negando alla Roma il rigore che al 3' della ripresa poteva dare subito quell'1-1 che arriverà 10 minuti dopo.
Daje Roma!
Sandro