EUROPA LEAGUE 2020/2021 - 1A PARTITA GRUPPO A
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Young Boys-Roma 1-2

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LA VINCE FONSECA
Prima partita di questa Europa League 2020-21. Si gioca a Berna su un inconsueto (per noi) campo sintetico che non può lasciarci tranquilli (storicamente) dal punto di vista infortuni, pericolo peraltro aumentato da una incessante e fastidiosa pioggia che ha accompagnato gli sfidanti per tutta la partita.

Lunedì c'è il Milan e Fonseca decide di affrontare l'impegno europeo schierando le sue "seconde linee". Un modo per risparmiare ulteriori fatiche ai titolari già provati da viaggi, allenamenti e partite con le proprie nazionali, oltre che testare i meno impegnati e dare loro minuti nelle gambe in previsione di futuri utilizzi. Inutile dire quante e quali critiche siano piovute sulla sua scelta, definita dai soliti scoreggioni/esperti del nulla: rischiosa, irresponsabile, se non addirittura frutto del ragionamento di un incompetente.

L'esatto contrario, che in termini di critica, viene riservato dagli stessi di cui sopra allo straordinario, fenomenale, mitico, strepitoso Gattuso, il quale sceglie la formazione titolare per affrontare col suo Napoli in casa la rimaneggiata (13 positivi al covid) AZ Alkmaar (undicesima del campionato olandese). Peccato (per gli scoreggioni) che alla fine sarà la scelta "sconsiderata" di Fonseca ad aver la meglio su quella molto più "avveduta" del simpatico Ringhio. Gattuso infatti perde mestamente in casa con gli olandesi, mentre Fonseca espugna lo Stadio Wankdorf di Berna alla faccia degli scoreggioni.

Lo fa sfruttando le 5 sostituzioni ed inserendo nel secondo tempo i pezzi da 90, che rimettono le cose a posto e soprattutto annullano l'ennesima schifezza arbitrale che subiamo in Europa: un rigore inesistente che frutta l'immeritato 1-0 allo Young Boys e che il VAR (non c'è nella fase a gironi) avrebbe annullato... forse (siamo sempre la Roma, non dimentichiamolo).
Lo fa con gli assist dei suoi Campioni fatti entrare nella ripresa e con i gol di Brunetto Peres, lanciato a rete da un passaggio perfetto di Dzeko e con Kumbulla, che di testa mette in rete il cross "basta spingere" di Mkhitaryan.

LE ULTIME 14...
Da Roma-Parma 2-1 con quella di oggi sono 10 le vittorie su 14 partite giocate, 3 i pareggi (Verona-Roma è finita 0-0 sul campo) e solo una sconfitta, anche se dolorosa, col Siviglia.
Numeri importanti e che di solito inducono la critica sia neutrale che di parte, a giudicare positivamente il lavoro dell'allenatore... fatta eccezione se quest'ultimo allena la Roma.
Qui, dove "l'ambiente non esiste", o "l'ambiente è l'alibi dei perdenti", vige la regola infame e subdola della "sfonnatio preventiva", con la ricerca (o l'invenzione?) del problema, seguita dal martellamento continuo via radio locali e soprattutto attraverso i vari social, la nuova frontiera della comunicazione pilotata o "fake" che dir si voglia.

Ecco allora che: se vince è stato fortunato, se perde è un incompetente; se non fa sostituzioni è un incompetente, se le fa è un incompetente; se decide di schierare Pellegrini e Cristante è un incompetente, se l'hanno fatto prima di lui Ranieri, Di Francesco e attualmente Mancini in Nazionale, l'incompetente è solo lui; se Florenzi decide di andare via da Roma per non voler più sentirsi criticato da stampa e tifosi, è colpa di Fonseca. Ah... dimenticavo, se oggi avesse fatto giocare i titolari, l'avrebbero criticato perchè lunedì ci sarà il MIlan ed è meglio risparmiarli, visto l'impegno europeo non troppo difficile. Lui decide di far giocare stasera le seconde linee in previsione della partita di lunedì, per la critica è un incompetente perchè doveva far giocare i titolari.

E lui? Che fa? Che dice? Lui non dice niente e continua a lavorare, senza mai accampare scuse per gli infortuni (l'anno passato la Roma è stata letteralmente decimata), o le assenze in genere, o per un quasi non-mercato estivo. Senza lamentarsi per un passaggio di proprietà che vuoi o on vuoi qualche distrazione alla squadra l'ha provocato. Mettendoci sempre la faccia, anche e soprattutto dopo sconfitte, senza mai scaricare responsabilità sulla società, o peggio, come molti suoi colleghi fanno, sui giocatori.
Un vero signore che a queste latitudini non s'era mai visto, una brava persona e soprattutto, parere mio, un bravo allenatore. Spero solo abbia la forza per continuare ad infischiarsi della melma che lo circonda, andando avanti per la sua strada e vincendo con la Roma.
Daje Paulo e daje Roma nostra!

Sandro


L'ALTRA PARTITA DEL GIRONE: CSKA SOFIA-CLUJ 0-2
 
  • YOUNG BOYS: Von Ballmoos; Burgy, Lustenberger, Zesiger; Hefti, Rieder (20'st Aebischer), Sierro (34'st Gaudino), Maceiras; Fassnacht (20'st Elia), Nsame (34'st Siebatcheu), Ngamaleu (20'st Mambimbi).
    A disposizione: Neuenschwander, Faivre, Camara, Sulejmani, Maier, Lefort, Seydoux.
    Allenatore: Seoane.

  • ROMA: Pau Lopez; Fazio, Kumbulla, Jesus (25'st Pellegrini); Karsdorp (1'st Spinazzola), Villar (14'st Veretout), Cristante, Bruno Peres; Carles Perez, Pedro (14'st Mkhitaryan); Borja Mayoral (14'st Dzeko).
    A disposizione: Boer, Mirante, Ibanez, Santon.
    Allenatore: Fonseca.

  • Arbitro: Del Cerro Grande (Spa).
  • Ammoniti: KARSDORP, FAZIO, JUAN JESUS, PERES, Zesiger, Mambimbi, Gaudino.
  • I GOL:
    14' P.T.: Nsame (R)
    24' S.T.: PERES
    28' S.T.:
    KUMBULLA