Romamor - Campionato Serie A 2021-2022 - Atalanta-Roma

DETTO FATTO!
Gasperini intervistato il giorno prima della partita, sicuro forse della vittoria sua squadra, ha detto: "Mourinho e’ un grande allenatore per l’entusiasmo che ha portato e per la sua storia. Ma il campo e’ un’altra cosa". DETTO FATTO!
Nel mio piccolo invece, chiudevo il mio commento a Roma-Spezia parlando dell'impegno di oggi con l'Atalanta, dicendo che "...sarebbe bellissimo batterla, fare uno scherzetto a lei e al suo simpatico allenatore." DETTO FATTO!

Quello che i cuori giallorossi speravano, ma non osavano credere potesse accadere, è invece accaduto. Una lezione di calcio che Mourinho ha inflitto al piagnone per antonomasia della serie A italiana, costringendo anche gli scettici, i detrattori seriali e tutti i media/social-cazzari, ad invertire la tendenza dei commenti e delle cronache. Un poker limpido e inattaccabile, frutto di una gara giocata dalla Roma con una voglia, una determinazione ed un'applicazione mai viste quest'anno. La scelta di lasciare il pallino del gioco alla favorita di tutti i pronostici, ha pagato. L'undici schierato oggi da Mourinho, ha ben controllato i tentativi atalantini rischiando il giusto e ripartendo pericolosamente. I quattro gol la dicono lunga sui meriti complessivi della squadra e dell'allentore che ha saputo preparare come meglio non poteva, la partita.

Abraham per due volte, Zaniolo che torna al gol in campionato e poi Smalling che suggella una prestazione stratosferica col gol che di fatto taglia le gambe alle velleità di rimonta bergamasche. Loro i finalizzatori, autori materiali di questa bella vittoria, ma gli elogi vanno rivolti equamente a tutti gli undici in campo oggi e soprattutto allo Special One in panchina.

PIANTO INGIUSTIFICATO
Quelli che invece non meritano elogi, ma solo profondo disprezzo, sono coloro i quali dovrebbero offrire al pubbico un servizio e un'informazione imparziale e scevra da qualsivoglia interpretazione, leccaculaggio, o risentimento personale. Cosa che puntualmente oggi non è avvenuta né a bordo campo, né in studio, né tantomeno nella conferenza stampa post partita, dove a nessuno è venuto in mente di contraddire l'allenatore atalantino.

Un pianto, quello di Gasperini post gara, che ha fatto il giro di tutte le sedi di comunicazione, raccogliendo il consenso e l'assenso degli intervistatori che non si sono neanche lontanamente sognati di ribattere e confutare la tesi del piagnone di cui sopra, il quale fornendo la sua personale interpretazione del regolamento alla voce "fuorigioco", criticava arbitro e soprattutto VAR per aver a suo giudizio, ingiustamente annullato un gol che avrebbe fruttato il 2-2. Fuorigioco nella fattispecie di Palomino che, a termini di regolamento, è invece assolutamente punibile così come il netto fallo di mano di Zapata che dà il via all'azione incriminata.
In sostanza, a Roma in questi casi si dice: Gasperi' nun te la pija' così... pijatelanderculo!

Daje Roma!
Sandro