Romamor - Campionato Serie A 2021-2022 - Roma-Napoli - Analisi e commento della partita

LA ROMA C'È!
Si ferma a Roma, contro LA ROMA, la corsa del Napoli di Spalletti, arrivato fin qui a punteggio pieno, con 8 vittorie nelle prime 8 di campionato e meritatamente al comando della classifica. Un pari sostanzialmente giusto, ma che va un po' più stretto ai giallorossi dato il maggior numero di occasioni create e che lascia comunque alla Roma di Garcia (2013-2014) il record delle 10 vittorie consecutive.

Grossa prova di squadra e di carattere, quella fornita dai fedelissimi scelti da Mourinho, il quale manda in tribuna i "colpevoli" dello scempio di giovedi sera a Bodo e si affida allo zoccolo duro, ai titolari, agli indispensabili. Con Reynolds, Mayoral, Villar, Diawara e Kumbulla fuori, in panchina vanno i ragazzini e qualche primavera. Scelta aspramente criticata dagli scoreggioni mediatici, incapaci di trovare una motivazione valida al privarsi (almeno) di eventuali cambi in corso d'opera e pronti a vomitare critiche sulla gestione della rosa.

Ma alla faccia degli scoreggioni e dei loro seguaci, la risposta dei chiamati in causa c'è stata. La fotografia della partita e dell'atteggiamento con cui sono scesi in campo oggi gli uomini di Mourinho, è nell'unica vera occasione capitata al Napoli sui piedi di Osimhen, neutralizzato dall'intervento di Ibanez e Mancini che ne impediscono il tap in vincente, finendo per schiantarsi entrambi sul palo, con la palla che finisce a Mario Rui, neutralizzato anche lui, da Karsdorp.

Tre nomi ai quali nell'atteggiamento si uniscono tutti quelli in maglia giallorossa, che con grande abnegazione, sacrificio e attributi mostrati, hanno dato ragione all'allenatore e almeno in parte fatto dimenticare la debacle europea di giovedì.

IO STO CON MOURINHO!
Una vita a sognare un allenatore che mettesse davanti alle proprie responsabilità le bambole gonfiabili pagate profumatamente e puntualmente dalla società, che mandasse in tribuna i dissidenti, i senza palle, i nullafacenti, gli inadeguati e i non confacenti al suo modo di intendere il calcio. Uno che riuscisse a creare una Squadra fatta di Uomini prima che di giocatori (le maiuscole non a caso), pronti a sacrificare il proprio io in favore del NOI per difendere la bandiera.

Grazie allo sforzo economico della società arriva finalmente il Top Coach, uno dei più grandi e più vincenti d'Europa, che fa esattamente quello che soprattutto negli ultimi anni abbiamo sognato di vedere e gli scoreggioni che fanno? Iniziano la loro consueta opera di distruzione.

Nessuno che prova a capire la sua strategia, nessuno che tenta di immaginarne le eventuali conseguenze positive. Molto più facile criticare e condannare. Si ottengono molti più consensi, molti più clic sulle loro pagine fake... che schifo.
Fiero di non pensarla come loro, grido forte: IO SO' DELLA ROMA! IO STO CON MOURINHO!

Daje Roma!
Sandro