Romamor - Campionato Serie A 2021-2022 - Roma-Venezia

DIFFICILE DA SPIEGARE
Difficile anche capire, che dopo aver colpito quattro traverse tirando 46 volte in porta, battendo 20 calci d’angolo (a DAZN dicono calcio d'angoli, ma vabbè...) e mantenendo un possesso palla nella metà campo avversaria pressoché continuo, come la Roma non sia riuscita ad aver ragione di un'avversaria già retrocessa e ridotta in 10 dal 32' del primo tempo. Eppure questo è successo e solo la sfortuna ha impedito alla squadra di Mourinho di vincere questa partita.

Giallorossi puniti dopo un minuto per una, l'unica, incertezza difensiva della partita. Un gol infame, segnato dall'ennesima retrocessa che viene a Roma a rovinarci domeniche e stagioni, per poi rintanarsi nella propria area per 90' più recupero. Scene già viste purtroppo e che i più vecchi di noi, memori di ben più tremende disfatte, temevano di rivivere oggi.

È la nostra storia. È ROMA, il nome che portiamo, che ci fa stare sulle palle al mondo. Per la Roma non esistono partite facili, non esistono squadre che entrano in campo già battute. Al contrario, anche la Pro Caccolese scenderebbe all'Olimpico col coltello tra i denti e con l'intento di vendere cara la pelle. Giustissimo e assolutamente congruo con i canoni della sportività nel'accezione più nobile del termine. Peccato però notare spesso e volentieri in determinate compagini di secondo piano, spesso in lotta per la salvezza, cambiamenti di atteggiamento al cospetto di altre squadre...

I NUMERI
I numeri dicono che questa partita doveva finire tanto a poco. I numeri parlano di un quasi 70% di possesso palla giallorosso, di 46 (QUARANTASEI) tiri in porta, di 4 traverse colpite, di 20 corner e di un portiere (UN ALTRO!) che ha parato anche l'impossibile. Ma i numeri certificano ancora una volta che presi così servono solo alle statistiche di opinionisti, cazzari e tuttologi (definizioni e ruoli che spesso coincidono). Gli unici numeri che contano e finiscono negli almanacchi, sono solo quelli relativi ai palloni che i portieri raccolgono in fondo alla rete.

C'era in palio l'Europa oggi. Quella meno nobile però, perché l'altra, quella che "gli arbitri migliori del mondo" nei ritagli di tempo tra una sospensione dell'AIA e l'altra, hanno già ampiamente determinato, è stata assegnata da tempo. Per le squadre meno tutelate restano due posti in Europa League e uno in Conference. Tre posti per quattro squadre: Roma, lazio, Fiorentina e Atalanta.

Lazio a 62 punti davanti a tutte con una partita in meno (giocherà lunedi con la Juventus), grazie all'incredibile errore del duo Pairetto-Nasca a La Spezia. Roma a 60. Sotto di un punto, a 59 la Fiorentina, anche lei con una partita in meno (giocherà lunedi con la Sampdoria) e l'Atalanta sconfitta domenica dal Milan. Con ogni probabilità i tre posti verranno assegnati all'ultima giornata. La matematica ancora non promuove né condanna nessuna delle quattro.

SPINAZZOLA TORNA TITOLARE
Dopo i 3 minuti che Mourinho gli ha voluto concedere con la Fiorentina, Leonardo Spinazzola è tornato oggi titolare dall'inizio in questo Roma-Venezia. È senz'altro questa, la notizia migliore della serata. In campo per tutto il primo tempo dove rimedia anche un'ammonizione, Mourinho non rischia e lo lascia giustamente negli spogliatoi nella ripresa, preferendogli Zalewski. Per oggi può bastare così. Bentornato Spina!

Daje Roma!
Sandro