CONFERENCE LEAGUE 2021/2022 - ANDATA QUARTI DI FINALE
CHIUDI
 
-

Bodo/Glimt-Roma 2-1

-

NON È FINITA FINCHÉ NON È FINITA
O meglio ancora, come disse Yogi Berra (andatevi a vedere chi era costui) in quella che da sempre è considerata la sua frase motivazionale più famosa: It ain't over till it's over.
Anche questa trasferta nella terra dei fiordi non ci porta punti. Ma se quella di cinque mesi fa, è stata una vera disfatta, quella di oggi la possiamo annoverare tra le nostre partite sfortunate.

Perdiamo oggi per due gol "strani". Non per essere stati sovrastati nel gioco quindi, come qualcuno si affannò a dire 5 mesi fa e come i soliti scoreggioni della comunicazione (stavolta satellitare) lasciano intendere oggi coi loro sorrisini e le loro condanne senza appello. Hanno iniziato molto prima del fischio d'inizio, portandosi avanti col lavoro: "Non ci sono alibi", "La Roma deve solo vincere", "Se andiamo a vedere su transfermarkt tutto il Bodo vale meno di uno qualunque dei giocatori della Roma"... Tecniche comunicative per sopravvivere a qualunque risultato: se la Roma vince, ha fatto solo il suo; se perde la si può criticare e perculare perchè non ha scusanti.

Detto fatto! Ma quello di cui gli scoreggioni dell'informazione sportiva succitati non tengono conto nelle loro disamine, è che in questa stagione la squadra di Knutsen dopo aver perso nel primo turno di qualificazione di Champions League col Legia Warszawa (2-3, 0-2), ha poi eliminato Valur, Prishtina e Žalgiris Vilnius, qualificandosi alla fase a gironi di Conference League, dove ha vinto tutte le tre gare giocate in casa e pareggiato le tre giocate in trasferta. Ha poi superato il Celtic agli spareggi vincendo entrambe le partite ed eliminato l'AZ Alkmaar agli ottavi vincendo in casa e pareggiando fuori. I campioni di Norvegia degli ultimi due anni, hanno vinto 11 delle ultime 13 gare europee giocate in casa, comprese le 8 in Conference League, dove hanno segnato 21 gol e subiti appena 3. Non esattamente la squadra di dopolavoristi che ci vogliono far credere, ma una compagine ben messa in campo, che corre per 90' e gioca praticamente a memoria un calcio decisamente efficace.

Checché ne dica qualcuno quindi (scoreggione o meno), la Roma stasera ha perso solo per una quaglia di Rui Patricio su un tiro di Wembangomo sì deviato, ma tutt'altro che irresistibile; per un'autorete di Viña su un colpo di testa di Vetlesen che sarebbe andato fuori; per la nostra disabitudine a giocare su un campo di plastica (così lo definirà Mourinho e ognuno dei romanisti intervistati a fine partita), dove non sai che rimbalzo prenderà il pallone e dove Mancini ci ha lasciato un ginocchio. La Roma ha perso una partita dove le uniche parate "salva risultato" le ha fatte Haikin (su Abraham nel primo tempo e su Pellegrini nella ripresa) e dove le due squadre si sono equamente suddivisi i tempi di possesso palla e di controllo delle operazioni.

Ci rivediamo all'Olimpico giovedì prossimo per il "secondo tempo" di questo quarto di finale, dove il campo sarà sicuramente migliore, dove la cornice di pubblico sarà a STRAgrande maggioranza giallorossa e dove solo dopo il triplice fischio si potrà dire È FINITA!

Daje Roma!
Sandro



-

 
  • FK BODØ/GLIMT: Haikin; Sampsted, Moe (91' Kvile), Hoibraaten, Wembangomo; Vetlesen, Hagen, Saltsen; Koomson (82' Mugisha), Espejord (76' Boniface), Pellegrino.
    A disposizione: Smits, Kongsro, Konradsen, Mugisha, Fet, Nordas.
    Allenatore: Knutsen

  • ROMA: Rui Patricio; Kumbulla, Mancini (69' Smalling), Ibañez; Karsdorp, Oliveira, Cristante, Zalewski (65' Vina); Pellegrini, Mkhitaryan (65' Shomurodov); Abraham.
    A disposizione: Fuzato, Maitland-Niles, Diawara, Felix, El Shaarawy, Bove, Pérez.
    Allenatore: Mourinho


  • Arbitro: Gozubuyuk (Olanda)

  • Ammoniti: CRISTANTE, VINA,

  • I GOL:
    43' P.T.: PELLEGRINI
    10' S.T.:
    Wembangomo
    44' S.T.:
    Vetlesen