Romamor - Campionato Serie A 2022-2023 - Roma-Monza - Analisi e commento della partita

DOPPIA JOYA!
Un uno-due di Dybala e un colpo di testa (ancora su corner) di Ibanez, regalano stasera la vittoria ed il primo posto solitario in classifica ai giallorossi. In attesa di vedere cosa faranno domani le dirette concorrenti, la Roma si gode i suoi gioielli e il primato almeno per una notte.

Una vittoria in grande scioltezza, giunta senza grandi patemi, a dispetto di una cabala che poteva anche indurre qualche timore, viste le tre sconfitte patite nelle prime tre giornate dalla squadra dell'ex presidente del Consiglio. Una serie che per la legge dei grandi numeri poteva interrompersi, perché no, proprio stasera all'Olimpico. Cosa che non avrebbe sicuramente meravigliato i veri conoscitori della storia romanista densa di fatti come quelli testé paventati, ma che fin dai primi minuti di gioco stasera è parsa impossibile. Troppa la differenza di valori in campo e tra le due panchine... con tutto il rispetto.

Mourinho fa riposare qualcuno dei protagonisti di sabato con la juventus e schiera una Roma che comunque gioca al gatto col topo col Monza, lasciando per lunghi tratti l'iniziativa ai ragazzi di Stroppa e colpendo inesorabilmente, come in occasione dei primi due gol di Dybala, con ripartenze letali. Il primo tempo si chiude col doppio vantaggio, ma anche con l'ennesima tegola che ci cade in testa rappresentata dall'infortunio muscolare subito da Kumbulla dopo neanche mezzora di gioco.

Stessa sorte toccherà a El Shaarawy, entrato al 20' del secondo tempo al posto di Dybala e costretto ad uscire anche lui per un risentimento muscolare più o meno 20 minuti dopo, lasciando la Roma che aveva esaurito le sostituzioni, in dieci uomini per gli ultimi minuti di partita.
Se proprio vogliamo evidenziare aspetti negativi in questa bellissima serata che poteva essere di "Toda Joya", caratterizzata peraltro dall'ennesimo sold out dell'Olimpico, sono queste due importanti defezioni che ci lasciano con l'amaro in bocca.

STANDING OVATION FOR TIAGO PINTO!
L'altro ieri, dopo tanto aspettare, è arrivato il giorno di Belotti alla Roma e oggi quello di Camara, chiamato a sostituire l'infortunato Wijnaldum. Questo mercato verrà ricordato come quello dei capolavori in entrata e in uscita, di Tiago Pinto che prende: Svilar, Matic, Dybala, Wijnaldum e Belotti a parametro zero, oltre Celik e Camara, pagati rispettivamente 7 milioni il primo e in prestito oneroso a 1,2 milioni con diritto di riscatto fissato a 12 milioni, il secondo. In pratica l'inadeguato, l'inesperto di mercato e di trattative, secondo gli scoreggioni dell'etere romano e i tuttologi a mezzo social, porta a Roma sette (SETTE!) giocatori, non proprio scarsissimi, spendendo appena 8,2 milioni.

A tutto questo, che già sarebbe da premio Oscar, dobbiamo aggiungere le cessioni dei cosiddetti esuberi: Olsen, Under, Florenzi, Veretout e Felix, ai quali si aggiungono quelle dell'ultima ora di Calafiori (al Basilea per 1,5milioni più 40% su futura rivendita) e di Diawara (all’Anderlecht per 3milioni e 50% su futura rivendita), che hanno portato nelle casse della Roma una cinquantina di milioni. Ne sarebbero arrivati una decina in più con la cessione di Kluivert (prestito con obbligo al Fulham), ma gli inglesi al momento di chiudere si sono ricordati di non avere i requisiti.

Daje Roma!
Sandro