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Febbraio 2004 - Terza giornata di ritorno: Roma-Juventus
È
tutto nei tre gesti del nostro Capitano Francesco Totti:
- 1) Silenzio
!
- 2)
N'avete presi quattro !
- 3)
Annate a casa !
Una
Roma stellare quella vista stasera all'Olimpico, più forte di tutto e di
tutti, della juve, dell'arbitro (che non ha mai punito il gioco falloso dei bianconeri
e ha letteralmente regalato loro un rigore), delle botte, di Lippi, di Moggi che
in settimana aveva provato ad infangare la Roma e il suo Presidente (tanto per
cambiare) con la solita storia dell'iscrizione al campionato ed altre cazzate
del genere. Una Roma che ha pensato a giocare al calcio, come soltanto lei sa
e può fare, incurante delle provocazioni, dei falli, del blasone dell'avversario
e del potere. Finalmente la Roma che volevamo. Forte, sontuosa, perfetta nei meccanismi
e negli interpreti, sbarazzina come i suoi due gioielli Totti e Cassano che si
divertono a giocare al gatto col topo con gli avversari. Volendo fare un'analisi
obiettiva di questa partita, possiamo dire che un avversario la Roma non l'ha
proprio avuto: a centrocampo Emerson e Dacourt hanno sovrastato Tacchinardi e
Conte; gli esterni Lima e Mancini hanno frantumato Zambrotta e Camoranesi; l'inedita
difesa a quattro formata da Panucci, Samuel, Chivu, e Zebina ha annientato l'attacco
delle meraviglie: Nedved, Di Vaio (sostituito da Miccoli) eTrezeguet; infine con
due gioielli che solo la Roma può schierare: Totti e Cassano, è
stata abbattuta la difesa formata da Thuram, Legrottaglie e Montero (per non parlare
di Buffon).