Stavolta Manuela non ci regala una poesia, ma una lettera. La lettera che ha voluto scrivere per il nostro meraviglioso Capitano in occasione del suo duecentesimo gol. |
200 GOL ED IO SONO CRESCIUTA CON TE |
Chissà quando nascerà un giocatore grande quanto Francesco… chissà se ci sarà mai una persona in grado di illuminare la Roma, in grado di rendere tutto così facile e bello. Forse non ci sarà mai qualcuno che ti trasmette l’emozione quanto Totti, nel vederlo giocare, nel vederlo segnare. È così straordinario Francesco! C’era freddo, pioggia ieri sera, eppure mi sentivo così bene, così serena perchè sapevo che ieri sarebbe stata la sua partita e mai, mai per nessuna ragione al mondo avrei voluta perderla. 200 gol e mi sembra ieri quando ho cominciato ad ammirare la sua classe, la sua determinazione, il suo essere uguale a noi, a noi tifosi. Anche quando sembrava tutto contro, le polemiche, il mondiale l’infortunio, le critiche, i dolori alle caviglie, le mille botte, i mille acciacchi, lui ha vinto, e ce l’ha fatta. Uno su mille ce la fa e Francesco lo ha dimostrato che nei giorni più amari, quelli più brutti, è inutile mollare. Non serve, perché il calcio è come la vita, una completa sfida. Ora Francesco potrebbe guardare tutti in faccia e ridire di chi affermava “non è mai decisivo”, “è finito”, “non è un Capitano”, ma credo che non servirebbe a nulla. La vera vendetta non è l’odio, è il dimostrare a tutti chi sei restando in silenzio… non servono le parole, nel calcio contano i fatti. Ieri sera ho vissuto i 13 anni e mezzo di amore, ho rivisto il suo primo gol, ho visto la maglietta “vi ho purgato ancora”, il cucchiaio, il matrimonio, nella mia mente ho rivisto il suo sogno, il mio di sogno, e con tutto il mio cuore avrei voluto rivivere tutte le emozioni che mi ha regalato e che mi regalerà ancora. Non c’è classifica per il migliore o il peggiore gol, il più determinante, il più decisivo. Ogni gol, ogni suo attimo, ogni suo passaggio è stato per me una luce, un’immensa luce. Ieri sera, tra la pioggia, il vento, il freddo io c’ero…..come in tutti i suoi momenti, le sue gioie, i suoi infortuni, io c’ero….ci sono sempre stata perché l’ho visto crescere ed insieme a lui sono cresciuta anch’io. E sono felice perché potrò raccontare di averlo vissuto il più grande calciatore della storia della Roma….colui che ha cambiato ogni forma, ogni regola, perché lui, Francesco non ha bisogno di niente… Ieri sera, con il cuore gonfio di tenerezza ho pensato a quando smetterà di giocare…ho pensato a quanto sarà brutto per noi, per tutti i tifosi che lo hanno visto crescere. Ho pensato al suo “addio” alla Roma ed ho immaginato che insieme a me ci sarà mio figlio che si chiamerà Francesco….perchè pronunciando il suo nome non lo dimenticherò mai….nel vederlo crescere ricorderò che siamo cresciuti insieme….e forse se un giorno mi chiederà perché ho scelto il nome Francesco, avrò le lacrime agli occhi nel ricordare il più grande di tutti….Totti… Manuela DE CONCILIIS |