Campionato 2006/2007
1a giornata di ritorno
 
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Livorno-Roma 1-1
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COME NELLA PRIMA REPUBBLICA...
Non è cambiato niente, come nel più classico dei "biscotti" stile prima repubblica del calcio, rigori "generosi", rigori negati, mancate ammonizioni, sviste, indecisioni e, dulcis in fundo, espulsione per Totti. Eh sì, il coatto deve essere punito e con lui la Roma tutta. Cari miei, è finito il "bonus", è scaduto il periodo di garanzia, tutto deve essere rimesso "a posto", con le buone o con le cattive. Ecco che allora si inizia con la cura dei calci da dietro, delle intimidazioni, dei falli senza palla, dei "ti sbatto per terra, ma poi ti chiedo scusa", passando per un rigore concesso per lo "svenimento" in area di Lucarelli, un ragazzone di 190 cm al quale basta dare un pizzico sulla maglietta, per vederlo ruzzolare in area in preda alla sindrome del tuffatore dal trampolino. Andando avanti arbitrando "one way", mostrando il giallo in diverse occasioni, ma evitando con attenzione di tirar fuori il rosso che potrebbe rivelarsi fatidico per il Livorno. Pasquale docet.
La Roma non gioca male, costruisce, ci prova, ancor prima di subire il gol. Il Livorno invece non gioca proprio, la squadra del ri-assunto Arrigoni si limita a mantenersi unita, nella propria metà campo, serrando le linee in una diga spaventosa, contro la quale finiscono per sbattere inesorabilmente tutti gli attacchi giallorossi.
Alla fine però, dai e dai, la diga cede.
Wilhelmsson, sempre più a suo agio negli schemi di Spalletti, con scandinava caparbietà rimette al centro una palla che sembrava persa e che il Capitano trasforma nel suo tredicesimo gol in campionato: 1-1.
Mancano una manciata di minuti alla fine e la Roma prova a vincere. Dopo Tavano, entrato dopo il primo quarto d'ora del secondo tempo al posto di Ferrari, entra anche Vucinic al posto di Taddei, per una Roma a trazione decisamente anteriore.
Gli atteggiamenti in campo però non cambiano, in particolare quelli dell'arbitro e di chi marca Totti. Si arriva così, in pieno recupero, al fattaccio del 48'. Gomitata ben assestata di Galante e doverosa (dopo 93' passati a prendere calci e non solo) reazione di Totti. Di reattivo però c'è veramente poco. Il Capitano si alza velocemente da terra dopo il colpo ricevuto, è questo forse ad indurre l'arbitro a valutare la "reazione", provando a prendere Galante per una spalla nel tentativo di farlo voltare, magari per urlargli in faccia qualcosa...
Risultato: giallo per Galante e rosso per Totti... giustizia è fatta!
Ci sono riusciti! Con il pari di oggi scivoliamo a -11 dall'Inter e, forse, di scudetto non è più il caso parlare...

LUI È LA STORIA... VOI SIETE SCIENZA !
Chi lo giudica sul campo, chi in televisione, chi propone sondaggi su di lui, chi addirittura si aspetta punizioni esemplari da parte della società... che scienziati.
Tutti d'accordo, tutti concordi nel cercare ogni pretesto, ogni occasione per gettar fango su un campione, un uomo, un romano
. Ecco, forse è quel suo essere troppo romano che lo penalizza. Non ci amano, noi romani, chissà perchè...
Sarà ancora per quella Roma Caput Mundi di 2000 anni fa? E dai...
Penalizzato per 90' dalle "scientifiche attenzioni" ora di questo, ora di quel maniscalco, "reagisce" all'ennesimo fallo volontario ai suoi danni, ed ecco che, per magia (o scienza?) da tartassato per tutta la gara, diventa lui il colpevole da condannare e da additare.
Tutto per essersi rialzato troppo in fretta, dopo la gomitata ricevuta da Galante, per aver sfiorato appena la spalla del livornese nel tentativo di guardarlo in faccia e vedendolo cadere come investito da un TIR. Galante no, lui non va condannato, lui provoca sì, ma questo è il calcio... Sbaglia chi reagisce alle provocazioni, soprattutto se veste una maglia giallorossa...
Quella maglia giallorossa che lui onora da sempre e che noi siamo e saremo sempre orgogliosi di vedergliela indossata. Lui è il nostro Capitano!
E Vito Scala, "spinto" dal Capitano che infuriato uscive dal campo dopo l'espulsione, è semplicemente scivolato, non vi inventate storie... a cazzari!



  • LIVORNO: Manitta, Grandoni, Kuffour, Galante, Pfertzel, Morrone, Passoni, Filippini, Pasquale, Paulinho (Bakayoko dal 13' s.t., Rezaei dal 43' s.t.), Lucarelli.
    A disposizione: Casini, Pavan, Balleri, Bergvold, Vidigal
    Allenatore: Arrigoni
  • ROMA: Doni, Panucci, Ferrari (Tavano dal 13' s.t.), Mexes, Tonetto, Perrotta, Chivu, Wilhelmsson, Taddei (Vucinic dal 40' s.t.), Mancini (Cassetti dal 44' s.t.); Totti.
    A disposizione: Curci, Rosi, Virga, Okaka
    Allenatore: Spalletti
  • Arbitro: Ayroldi di Molfetta
  • Ammoniti: Kuffour, Taddei, Pasquale, Wilhelmsson, Galante e Filippini.
    Espulso: al 48' s.t. Totti.
  • I GOL:
    20' pt: Lucarelli (R)

    38' st: TOTTI
LE ALTRE PARTITE E I RISULTATI DELLA GIORNATA:
ASCOLI-ATALANTA 1-3 (anticipo) 
CATANIA-CAGLIARI 0-1 
EMPOLI-SAMP 2-0 
INTER-FIORENTINA 3-1 
LAZIO-MILAN 0-0 (posticipo) 
LIVORNO-ROMA 1-1 
PARMA-TORINO 1-0 
REGGINA-PALERMO 0-0 (anticipo) 
SIENA-CHIEVO 2-1 
UDINESE-MESSINA 1-0