ROMA-CATANIA 7-0

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SPADA, FIORETTO E SCIABOLA-
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7 a 0 - CAPPOTTO !!!
Troppa grazia all'Olimpico. Il Catania si presenta al cospetto dei padroni di casa con uno score di tutto rispetto e, soprattutto, con tanta, troppa rabbia in corpo. Perché? Non si comprende l'eccessivo nervosismo degli isolani che ha influito, fin dalle prime battute, alla roboante sconfitta.
La Roma è devastante, stellare, è …tanta. Sì, la Roma di oggi all'olimpico è davvero tanta. E' certamente, e questo lo si sapeva dall'inizio, molto superiore al Catania, ma le gare precedenti contro delle provinciali hanno fatto sì che la Roma perdesse la testa della classifica a vantaggio dell'Inter e del Palermo. Stavolta Spalletti chiede umiltà e concentrazione massina, sebbene mercoledì si debba sostenere una gara molto importante in Ucraini. Vietato distrarsi quindi.
Si scende in campo a testa bassa ed è uno spettacolo autentico. Una grossa mano ci viene dal piccolo Mascara che, con la sua squadra già sotto di un gol, rifila una gomitata del tutto gratuita a Chivu che gli fa guadagnare anzitempo la via della doccia. Impossibile giudicare il Catania visto a Roma, troppa differenza tecnica e troppa voglia dei giallorossi di giocare a pallona. Diciamolo subito, a parte gli episodi più o meno favorevoli, il Catania si è trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato. Tutto qui. I giocatori di casa hanno offerto un gioco splendido, passaggi di prima, controlli di categoria superiore e, molto importante, una condizione fisica invidiabile.
In una domenica così proficua per la squadra giallorossa, al banco di prova dopo la bella e storica vittoria al Meazza, salta agli occhi il già citato nervosismo e ardore dei siciliani che, davvero, non riesco a capire. Credo che questo sia il motivo per cui Totti e compagni non abbiano tirato i remi in barca fino alla fine, ma, anzi, hanno effettuato un pressing costante e asfissiante fino alla fine. Tanto per cominciare la gomitata di Mascara è avvenuta senza apparenti battibecchi precedenti tra le parti e in una zona lontana dalla porta di Doni, poi le continue proteste di un Baiocco indiavolato che è sembrato avere un conto aperto, chissà perché, con la squadra di Spalletti. Insomma atteggiamento ingiustificato che, per fortuna, non ha contagiato i nostri ragazzi in reazioni sconsiderate, ma, al contrario, li ha spronati nel dare il massimo e nel produrre giocate bellissime. Questa squadra ci sta entrando dentro, ci sta conquistando, ci sta regalando emozioni forti e non è ancora finita qui, il bello deve ancora venire.
Un'ultima considerazione va fatta a favore del nostro immenso Capitano. Da lui partono giocate da fuoriclasse a ripetizione che lasciano lo spettatore frustrato nel non poter più trovare le giuste parole per raccontarle, grande in tutto quello che fa, legato a questa maglia per il semplice fatto che è la "sua" maglia, la sua pelle. Bentornato!

Nico

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