...MA CHE NON SERVONO A NIENTE
Un rigore fallito sullo 0-0, ma anche due gol per il nostro solito inossidabile Capitano, alla sua partita numero 500 in serie A, ma purtroppo anche due gol per il Catania, in questo anticipo serale del sabato.
Una bella partita, giocata a viso aperto da entrambe le squadre, ma con "l'ago della bilancia" che a nostro avviso alla fine pende più dalla parte giallorossa, per impegno, possesso palla, occasioni create, per l'ultima mezzora giocata quasi esclusivamente nella metà campo catanese e per un nettissimo rigore su Bojan (fallo di Legrottaglie) a 5' dalla fine.
Ma alla fine, è solo un pareggio, un punto che alla Roma non serve a niente e, alla luce di ciò che succederà domenica, (vittorie di Udinese, Lazio e Inter) sancisce la nostra definitiva estromissione dall'Europa per il prossimo anno. Sprecata anche quest'ennesima occasione per riagganciare almeno il treno Europa League. Ora la classifica ci vede settimi, in condominio col Parma, a 5 punti dalle seste Napoli e Inter.
Così, con una settimana di anticipo chiudiamo mestamente questa nostra travagliatissima stagione, aspettando le imminenti decisioni della società e dell'allenatore sulla futura conduzione tecnica, per iniziare a gettare le basi della prossima, dove, sia ben chiaro, non ci potranno più essere alibi per nessuno.
"COLPA MIA SE NON ABBIAMO VINTO"
"E' un punto che non serve a niente... decisivo il rigore sbagliato... colpa tutta mia, me ne assumo la responsabilità da capitano". Delle due cazzate difensive che valgono prima il rigore segnato da Lodi e poi il gol di Marchese, nessuno fa menzione. Qualcuno poi gli domanda cosa sarebbe la Roma senza di lui. E il Capitano: "Sarebbe una squadra come tutte le altre..."
Sacrosanto, di sicuro non sarebbe la Roma.