SEMPRE PEGGIO
Doveva essere la giornata del riscatto giallorosso dopo la debacle di Torino e poteva essere addirittura la giornata del riavvicinamento al terzo posto, visto che nell'anticipo delle 12.30 la Lazio perdeva in casa di un Novara già praticamente in B. Assolutamente giustificato quindi, all'Olimpico l'urlo dei presenti alla notizia del gol di Mascara, a cui fanno seguito il solito meraviglioso coro inneggiante un certo prodotto dell'intestino associato alla squadra col nome della regione e l'ovazione al tabellone che mostra il risultato: Novara 2 - Lazie 1
Con questi presupposti poteva essere una giornata decisamente favorevole, l'ennesima occasione che questo campionato, il più scarso qualitativamente parlando degli ultimi anni, ci proponeva. E invece... pronti, via e la Fiorentina è già in vantaggio. Jovetic sorprende la solita difesa sbadata e di testa supera l'altrettanto sbadato Curci. Un lampo, una mazzata, che dopo appena 2' mina le già poche convinzioni di una Roma sempre più confusa e infelice. Di contro, raggiunto il vantaggio, il catenaccio ben organizzato da Delio (er ciancica) Rossi ha la meglio sugli sterili tentativi di attacco proposti dalla compagine giallorossa, la quale rischia addirittura di capitolare in un paio di ripartenze viola. Il primo tempo termina con la Roma in svantaggio e coi mugugni dell'Olimpico.
La ripresa inizia coi cambi che tutti avremmo proposto: fuori gli impalpabili Josè Angel e Greco, dentro Marquinho e Gago. L'operazione rimonta sembra giovarne e la Roma gioca sicuramente meglio rispetto al primo tempo, trovando anche il gol (seppure in maniera fortuita), che carica ulteriormente il pubblico sugli spalti, il quale a dire il vero non ha mai smesso di incitare la squadra.
Il pari però serve a poco e
al 34' Luis sostituisce Heinze con il primavera Tallo. Scelta coraggiosa (qualcuno la giudica esagerata) che sembra pagare, perchè il giovanotto si mostra subito "in palla". Arrivano anche un paio di occasioni importanti in area viola, su tutte un sinistro al volo di Totti che Boruc riesce miracolosamente a deviare, ma l'epilogo è quello che non ti aspetti... la beffa. Lazzari raccoglie un'incerta respinta di Curci su tiro di Ljajic da fuori e con un destro nemmeno tanto irresistibile inguaia la Roma. Il buon Osvaldo la inguaierà ancora di più, facendosi espellere per proteste. Col Napoli sabato sera mancherà anche lui, oltre a Lamela e De Rossi ammonito oggi. Piove sul bagnato.
PARTE LA CONTESTAZIONE
Fischi a fine partita, dopo 90' di incitamento incessante, cori contro Luis Enrique e contestazione (civile) all'uscita dello stadio per i giocatori. Che l'allenatore abbia le sue (tante) colpe in questa stagione, non può essere messo in discussione. Che la dirigenza abbia sbagliato nelle valutazioni ad agosto e soprattutto nel mercato di riparazione, sopravvalutando il "materiale umano" a disposizione e sottovalutando i problemi legati a quest'ultimo, è palese. Ma l'accanimento mediatico (soprattutto di certa stampa locale, quella che più di tutte condiziona in maniera decisiva le opinioni dei tifosi), le provocazioni verbali e le cattiverie nei confronti di Luis Enrique e della dirigenza, non non vogliamo assolutamente condividerle. Insopportabile soprattutto il fatto che non si contestino con la stessa veemenza la mancanza di palle e lo scarso impegno di certi giocatori, per noi principali responsabili.
SOLO LUI, IL CAPITANO
Si salva solo lui... come al solito. Unica emozione di questa giornata, manco a dirlo, la zampata con la quale Francesco Totti devìa in rete un tiro di Gago. È il suo gol numero 213 in serie A, un altro tassello verso il vertice di questa speciale classifica di goleador, ma siamo sicuri che ne avrebbe fatto tranquillamente a meno, in cambio di una vittoria giallorossa.