ANCORA LUI... QUELLO CHE NON È MAI DECISIVO
Ha vinto la Roma, ma soprattutto ha vinto Lui, il nostro Capitano, protagonista assoluto anche questa sera. Suo il gol che vale la vittoria: un missile terra-aria sparato a 113 chilometri all’ora con il quale batte Buffon per la decima volta in carriera, sua la solita sontuosa prestazione salutata al minuto 88 dagli applausi e dalla standing ovation di una stadio intero. Francesco Totti: il Campione più grande della storia giallorossa ridà finalmente entusiasmo ad una tifoseria abbattuta dagli ultimi avvenimenti. Quello di questa sera per la Roma è il primo successo del 2013, dopo due pareggi e quattro sconfitte.

Meglio la Roma della Juve per tutti i 90', ma soprattutto nella ripresa. È nella seconda parte, dove di solito c'è il crollo della Roma, che stavolta è tutta un'altra cosa. I giallorossi crescono e sovrastano i bianconeri che a Roma non perdevano da quel famoso 8 febbraio 2004, la sera del famoso 4-0. Andreazzoli sceglie ancora la difesa a tre con Piris accanto a Burdisso e Marquinhos; un centrocampo a quattro con De Rossi e Pjanic centrali, Marquinho e Torosidis esterni; in attacco Lamela e Totti dietro a Osvaldo. Un 3-4-2-1 che funziona benissimo, anche perchè in fase di non possesso diventa 3-5-2, con Lamela e Totti che a turno arretrano in mezzo e con Torosidis e Marquinhos che diventando terzini, non concedono spazi ai bianconeri. Occasioni solo da una parte, quella giallorossa, con la juve pericolosa solo su una punizione di Pirlo ben neutralizzata da Stekelenburg. Alla fine, una vittoria sicuramente meritata, nonostante quello che alla fine dirà Conte, il quale accetta sì la sconfitta, fa anche i complimenti alla Roma, ma poi si lamenta tirando in ballo il calendario troppo fitto di impegni.