Romamor - Campionato Serie A 2014/2015 - Analisi e commento della partita

DUE LAMPI DA CHI NON T'ASPETTI...
Da loro proprio no. Iturbe e Yanga-Mbiwa, due storie diverse tra loro, ma accomunate nell'immaginario collettivo per quello che si è visto quest'anno, ad una stessa scarsa attitudine al gol, seppur con motivazioni diverse. Proprio loro, regalano alla Roma la vittoria numero 50 nei 144 derby giocati finora in campionato. Criticati entrambi, in diversi momenti della stagione, si riscattano (per noi sicuramente sì) in una partita decisiva: La partita. Al di la del predominio cittadino, al di la degli sfottò, questa era una partita da vincere, punto e basta. E l'ha vinta la Roma, punto e basta!

Una vittoria importante, sotto molti profili, dei quali il primato cittadino è forse l'ultimo, per come lo abbiamo inteso finora. Importante perchè ci pone matematicamente al secondo posto in classifica, dandoci l'accesso diretto alla Champions League dell'anno prossimo, senza passare per gli scomodi preliminari riservati alla terza classificata. Importante perchè l'accesso alla massima competizione europea porta nelle casse della società una cinquantina di milioni di euro, che fanno sicuramente la differenza tra averli e non. Importante perchè rimette le cose a posto in classifica con la Roma matematicamente seconda, anche se a distanza siderale (-16 punti) dalla juventus campione d'Italia, ma nettamente superiore a tutte le "inseguitrici".

MA QUESTO CALCIO FA SCHIFO
Non riusciamo ancora a trovare le giuste parole per definire l'ennesimo sopruso perpetrato ai danni della Roma e dei suoi tifosi. Dopo le curve chiuse per un reato (discriminazione territoriale) creato su misura per la curva sud romana ed eliminato nella stagione successiva dal codice di giustizia sportiva. Dopo la curva sud chiusa ancora con provvedimento immediato, stavolta per un'innocuo striscione, mentre per una bomba carta che ha causato 11 feriti a Torino-Juventus il 26 aprile, ad oggi ancora non è stato preso alcun provvedimento.
Stavolta abbiamo assistito, purtroppo e come sempre inermi, ad un qualcosa che mai si è verificato nella storia del calcio italiano: lo spostamento di una partita dalla domenica al lunedì, a causa dell'impegno infrasettimanale (del mercoledì) di una delle due squadre. Nella fattispecie, l'ineffabile presidente laziale Lotito, chiede e quello che fa più schifo ottiene, dagli organi competenti del calcio, col placet di quelli dell'ordine pubblico, di spostare al lunedì 25 il derby previsto per domenica 24, a causa della finale di Coppa Italia giocata (e persa!) con la juventus (a Roma!) mercoledì 20. Arroganza, strafottenza, inciucio... in una parola: schifo!

DEDICATO A...
Ora passiamo alla dedica, la parte che stavolta più ci piace. La dedica che ovviamente, ha per destinatario l'emblema del calcio che ci fa schifo: il presidente della lazie. Quello che sprezzante e noncurante delle intercettazioni, condanna le promozioni di Frosinone e Carpi in serie A, perchè poco redditizie per il sistema calcio, o parlando del presidente della Lega Serie A dice che "Beretta conta zero!". Quello che confessa di avere in mano la maggioranza dei consensi da parte delle società di serie A in lega. Quello che, oggi come oggi, sembra essere il vero padrone del calcio in Italia. Quello che però, nonostante tutti gli inciuci e gli intrallazzi che ha fatto, come dicono a Bolzano: se l'è presa riccamente 'nderculo!