Romamor - Campionato Serie A 2014/2015 - Analisi e commento della partita

ANCORA UN PAREGGIO!
Per la sesta volta nelle ultime sette partite di campionato, la Roma non va oltre il pari e vede allontanarsi inesorabilmente (-9 punti) la juventus, vittoriosa nell'anticipo di venerdì con l'Atalanta, grazie anche al solito regalino arbitrale (il gol del pareggio di Morientes è viziato dal fuorigioco attivo di Tevez). Giallorossi "sfortunati" con gli arbitri quindi e, a differenza dei bianconeri, non vanno oltre il pareggio in terra scaligera. Sfortunati tra virgolette, perchè l'arbitro di oggi, quel Gervasoni che per certi suoi misfatti, per conto nostro non dovrebbe arbitrare più da tempo, oggi ci ha messo molto del suo per condizionare il risultato. Le mancate espulsioni a Halfredsson e Jankovic, sono l'apice delle nefandezze compiute oggi dal fischietto di Mantova ai danni della Roma e per buona parte, causa del pareggio finale.

LA PARTITA
Un'altra formazione quasi inedita, quella scesa in campo oggi a Verona.
Forse con un occhio a giovedì, quando la Roma sarà impegnata a Rotterdam per il ritorno di Europa League col Feyenoord, Garcia lascia in panchina De Rossi, Holebas, Yanga-Mbiwa e Torosidis, salvo poi mettere in campo quest'ultimo in sostituzione di Florenzi (al 40' p.t.), adattato ancora una volta come esterno di difesa e azzoppato dagli interventi durissimi di Halfredsson (il primo fallaccio arriva dopo 4') mai neanche ammonito. Nella CRONACA minuto per minuto della Gazzetta, si "apprezzano" i fatti succitati e volendo anche qualcosa di più... per esempio un rigore su Cole.
Una partita preparata da Mandorlini in un modo che definire rinunciatario o catenacciaro, ci sembra francamente poco. Per la serie: "Mazzone e Fascetti me spicciano casa", schiera nove uomini sempre dietro la linea della palla e il solo Toni in avanti, non per offendere, giammai, ma con evidenti compiti di copertura e disturbo. In sostanza una linea Maginot difficile da superare, soprattutto per questa Roma che appare lenta, prevedibile e compassata soprattuto nella ripresa, che ha evidenziato una certa stanchezza negli uomini di Garcia, reduci dalla partita di giovedì col Feyenoord. Il pareggio, checché ne dicano i soliti denigratori di mestiere, alla fine va stretto alla Roma, se non altro per il quasi esclusivo possesso palla e per il numero di occasioni create.