NON PARLATE DI SCUDETTO!
Dopo Cagliari, Empoli e oggi Bergamo, è ridicolo parlare ancora di scudetto.
La Roma non riesce a mantenere alta la concentrazione per tutti i 90'. Questo è il problema. Su questo e sul fatto che non sappiamo gestire un vantaggio, Spalletti e la squadra tutta devono interrogarsi e soprattutto trovare rimedio. Intanto la Juve vince come da pronostico, portandosi a +7 e il Milan pareggia il derby raggiungendoci al secondo posto.
LA PARTITA
Un primo tempo pressoché perfetto, quello giocato dall'undici giallorosso, al quale solo gli incredibili errori di Salah negano di andare al riposo in vantaggio di almeno tre gol. Con gli occhi ancora pieni della tripletta messa a segno contro il Bologna, ci riesce difficile accettare gli errori dell'egiziano oggi, che di fatto negano la vittoria alla Roma.
Volendo essere pignoli, possiamo eccepire sulla mancata espulsione di Toloi in occasione del rigore concesso alla Roma e trasformato da Perotti per il vantaggio giallorosso. Il difensore atalantino para il tiro di Salah sostituendosi di fatto al portiere e viene soltanto ammonito da Rocchi. A parti invertite chissà se Rocchi avrebbe mostrato un cartellino dello stesso colore...
Nella ripresa è tutta un'altra storia. Gasperini aggiusta le cose in campo, Spalletti no e l'undici giallorosso perde gradualmente e inesorabilmente il controllo della partita. L'atalanta chiude la Roma nella sua metà campo e dopo qualche occasione fallita di un niente, il gol arriva puntuale, anche se in modo rocambolesco, con il pallone che finisce alle spalle di Szczesny, grazie alla deviazione (con un orecchio) di Caldara. La frittata si completa al 90' grazie all'ingenuo fallo in area di Paredes su Gomez. Rocchi a due passi concede il rigore che Kessié realizza. 2-1 e tutti a casa!
PER LA CRONACA:
L'Atalanta, da oggi meritatamente terza in classifica ad un punto dalle seconde, si conferma squadra più in forma del campionato, alla settima vittoria nelle ultime otto partite, dove ha raccolto 22 punti su 24. Continua anche la sua serie casalinga ammazza-grandi. A Bergamo hanno perso nell'ordine: Torino, Napoli, Inter e oggi Roma. Mal comune...
Sandro