Romamor - Campionato Serie A 2016/2017 - Roma-Atalanta

IL BRACCINO DEL TENNISTA
Chi gioca a tennis conosce questa sindrome. Una sorta di blocco psicologico che colpisce i tennisti particolarmente emotivi, ai quali fa sentire il braccio improvvisamente molle nel momento del match in cui avrebbero la possibiltà di conquistare un punto decisivo, o addirittura di vincere l'incontro. Quando si dovrebbe affondare il colpo, iniziano le incertezze, le paure, le paranoie che annebbiano la vista e inibiscono i movimenti, anche i più semplici. La storia del tennis è piena di incontri persi in extremis da chi aveva quasi vinto. La storia del tennis è piena di occasioni fallite... un po' come la storia della Roma.

OCCASIONE FALLITA!
Una Roma "non pervenuta" nei primi 45 minuti di questo assolato sabato di Pasqua, lascia quasi completamente l'iniziativa all' Atalanta che grazie ad una migliore disposizione in campo, controlla le operazioni, vanifica i blandi tentativi di recupero dei giallorossi e va al riposo in vantaggio.
Nella ripresa Spalletti lascia negli spogliatoi un inutile Manolas (tre centrali contro il solo Petagna sono sembrati francamente troppi), sposta Rudiger al centro e sulla fascia destra schiera Peres. È tutta un'altra musica. Dal 1' fino al 93' ci sarà solo la Roma in campo.
Il gol arriva dopo 5 minuti, col solito Dzeko che sfrutta l'assist del solito Salah. Una coppia di attaccanti con questi numeri a Roma non si era mai vista: 50 gol in due tra campionato e coppe; 35 gol Dzeko (25+10) e 15 Salah (11+4).
Però un gol non basta. La Roma deve e prova a farne (almeno) un altro. Le occasioni fioccano, ma i sogni giallorossi si infrangono tutti sul palo (la sforbiciata di De Rossi sarebbe stata un gol da antologia) e sulla traversa che ancora trema per la cannonata di Nainggolan, o sui piedi sfortunati di Dzeko, Salah, Perotti e Fazio. Errori che condannano inesorabilmente al pareggio. Un risultato che alla luce della solita, quanto scontata vittoria bianconera a Pescara, certifica il nostro definitivo addio al sogno di avvicinarci alla juve.

Iniziano i processi adesso (a dire il vero sono iniziati già dopo l'uscita dall'Europa League e dalla Coppa Italia) e le condanne al presidente, al direttore generale, al DS che non ha saputo fare mercato, all'allenatore, ai giocatori... Ma occhio al Napoli adesso. Vittoriosi oggi, i partenopei ci inseguono a due punti. Da qui in avanti l'unico obiettivo sarà mantenere il secondo posto.

Buona Pasqua e Daje Roma!
Sandro