Romamor - Campionato Serie A 2016/2017 - Roma-Empoli - Analisi e commento della partita

DZEKO NELLA STORIA GIALLOROSSA
Con la doppietta all'Empoli Dzeko arriva a 33 gol (e siamo ancora ad aprile) e diventa il bomber più prolifico della storia giallorossa in una singola stagione. Nessuno come lui in 90 anni di Roma aveva segnato tanto. Superati stasera i tre migliori di sempre che si erano fermati a 32: Rodolfo Volk (1930-1931), Pedro (Piedone) Manfredini (1960-1961) e Francesco Totti (2006-2007).
Un elogio va quindi tributato al centravanti bosniaco, magari insieme alle scuse di una certa parte della tifoseria romanista, che l'aveva un po' troppo frettolosamente e ingiustamente etichettato pippone. Bastava leggere la sua storia per capire che il vero Dzeko è questo, non quello della passata stagione.

ROMA COL FRENO A MANO
La Roma non ha brillato in questo anticipo serale del sabato. Era prevedibile. La testa, anche se nessuno dei protagonisti lo ammetterà direttamente, era alla prossima importantissima partita di martedì: la semifinale di ritorno di coppa Italia, il derby con i cugini di campagna.
Nonostante il derby, Spalletti non può permettersi di far tirare il fiato a nessuno dei reduci dalle trasferte con le proprie nazionali. Ne consegue un prevedibile atteggiamento alquanto "disinvolto" degli uomini scesi in campo che poteva costare carissimo. Ci salva un errore del guardalinee, che ferma per un inesistente fuorigioco l'affondo di Thiam, abbattuto da Szczesny in uscita disperata. Evitato quindi il rigore per l'Empoli e (almeno) un'ammonizione per il portiere giallorosso, dopo meno di 10 minuti. La partita avrebbe potuto prendere una piega diversa.
Il pericolo scampato scuote la Roma che aumenta il ritmo e inizia a comandare le operazioni in maniera più convinta. Il gol di Dzeko su azione di calcio d'angolo, dà il vantaggio all'undici di Spalletti, che da lì in avanti si limiterà a controllare la partita, concedendo poche occasioni all'Empoli, tutte neutralizzate da un attento Szcsesny. Il raddoppio del centravanti bosniaco è storia e Spalletti gli concede di dividere la standing ovation a 20' dalla fine, con Francesco Totti, che entra in sua sostituzione.

Daje Roma!
Sandro