IL SOLITO BLACKOUT...
L'ennesima rimonta subìta, ancora una beffa patita per i soliti motivi...
Senza dover andare troppo indietro nel tempo, parlando di tutte le rimonte e delle delusioni che abbiamo dovuto sopportare nella nostra storia, basta ricordare le varie Porto, Cagliari e Plzen di quest'anno. Situazioni magari diverse nello svolgimento, ma tremendamente uguali nei risultato finale, con la Roma incapace di mantenere il vantaggio fino alla fine dei 90'.
Stasera, con la partita e risultato (3-1) ampiamente e meritatamente nelle mani dell'undici di Spalletti, grazie ad una gara senza patemi, contro un'avversaria non irresistibile, il solito e atavico blackout (a 10' dalla fine!) ci costa 2 gol in 2 minuti. Assurdo! Inutile oggi parlare di schemi, di tattiche, di strategie, di bel gioco, quando
mancano elementi fondamentali come: concentrazione, grinta e personalità. Una grande squadra non spreca queste occasioni. Le assenze sono un alibi. Triste, dannatamente pesante ammetterlo, ma in casa juve certe cose non avvengono mai. Lì dopo prestazioni sconcertanti come queste, la società interviene con provvedimenti atti a far capire ai principini che scendono in campo, che le partite vanno giocate mantenendo grinta e concentrazione FINO AL TRIPLICE FISCHIO!!!
Fortuna vuole che nella contemporanea di girone il Viktoria Plzen perde in casa con l'Astra Giurgiu. Se avesse vinto, come nei pronostici, avrebbe raggiunto Roma e Austria Vienna al primo posto.
Incazzati stasera, ma sempre pronti al Daje Roma!
Sandro
UNA CONSIDERAZIONE CHE A QUESTO PUNTO CI STA TUTTA
Stadio semivuoto (le stime parlano di circa 16.000 spettatori), ma settore ospiti riempito da circa 2000 sostenitori austriaci (alcuni dei quali ci dicono protagonisti di "intemperanze" in giro per la città, come da tradizionale trasferta straniera a Roma) gemellati tra l'altro con la curva nord laziese e decisamente rumorosi e colorati sugli spalti. Per loro, a differenza di quanto succede per la curva sud (barriere, controlli, scanner facciali, telecamere, divieti, repressioni, daspo, parcheggi a 2 km, ecc. ecc.) c'è il permesso, per dirne una sola, di usare fumogeni.
Una "coreografia non autorizzata" se a farne uso fosse stata la Roma (nel qual caso sicuramente punita e anche multata!). Lo stesso NON dicasi per le tifoserie straniere, spradroneggianti nelle loro trasferte all'Olimpico, dove i controlli (e i divieti) sull'introduzione nello stadio dei materiali coreografici, valgono evidentemente solo per i padroni di casa. ODIO TUTTI!!!