ANCORA BATTUTI
Per la terza volta consecutiva dopo quel 5 ottobre 2014, quello finito 3-2 grazie all'indimenticabile tripletta di Rocchi, la Roma esce dallo stadium sconfitta per 1-0. Per la terza volta consecutiva, la juve vince questa sfida di campionato più o meno con le stesse modalità: un gol e poi tutti dietro in attesa dell'occasione buona per una ripartenza. Lasciando il pallino del gioco quasi completamente in mani giallorosse. Mani (piedi) che non trovano quasi mai sbocchi offensivi degni di nota. Lenta e compassata la manovra giallorossa, reattiva e determinata quella bianconera, fatta di pressing alto e raddoppi sul portatore di palla. Uno strapotere fisico che si è fatto sentire anche in occasione del gol (Cesari a mediaset dirà che era addirittura da annullare), quando la troppa morbidezza difensiva (la palla viene calciata verso la porta per ben 3 volte in area da Chiellini e Benatia) ci costa il gol dell'ex: il "kebabbaro" (in grande amicizia) Benatia, il quale in non proprio grandissima amicizia esulta "mitragliando" alla Batistuta. C'è spazio anche per un pasticcio tra Fazio ed Allison (la prendo io, la prendi tu), che momenti ci costa un rigore beffa su Higuain, il quale s'era infilato tra i due litiganti scontrandosi con il portiere (secondo Cesari era rigore... per una sorta di par condicio col gol irregolare di Benatia). Diverse occasioni per le ripartenze bianconere, ma gli ultimi 25 minuti della partita sono tutti di marca giallorossa. Su tutto, l'ennesima traversa colpita quest'anno (stavolta da Florenzi), ma soprattutto l'occasione colossale capitata in pieno recupero sui piedi di Schick e fallita miseramente dal ceco, il quale con la porta spalancata non sa far meglio che tirare addosso a Szczesny (un altro ex) in uscita.
La partita finisce qui, con la Roma che si morde le mani per l'ennesimo treno perso e la juve che esulta davanti ai suoi tifosi.
BREVI CONSIDERAZIONI
Fermo restando che l'avversaria e il suo maledettissimo stadio rappresentavano un tabù difficile da cancellare, che gli ex giallorossi come al solito avrebbero esultato senza problemi in caso di gol o di vittoria, fermo restando che tra 2 giorni è Natale e dobbiamo essere tutti più buoni, stasera mi sarebbe piaciuto vedere un po' più di sana ignoranza romana in campo. Intendiamoci, niente di illegale, di violento, o di cattivo, nei confronti di nessuno, ma solo un po' più di vis pugnandi, un prendere le distanze attraverso un romanesco ma chi ve se... I troppi sorrisi e i troppi abbracci scambiati con "quelli la" prima e dopo i 90', non riesco proprio a mandarli giù. Quella maglia a strisce verticali (il caso vuole che sia lo stesso motivo grafico delle divise dei carcerati) dovrebbe stimolare, in quelli che ne indossano una rossa bordata di giallo, ben altre reazioni emotive.
Qualcuno a 'sti ragazzi glielo dovrebbe dire.
Daje Roma!
Sandro