LA ROMA VINCE E CONVINCE
Una partita per lunghi tratti equilibrata, soprattutto nella prima frazione di gioco.
Equilibrio rotto dall'ammonizione comminata a Dzeko al 5' della ripresa per un presunto, se non addirittura inesistente, fallo sull'uomo più falloso di tutti (e neanche oggi ammonito): Bonucci. Un'ammonizione ingiusta che scatena le ire e le veementi proteste del gigante bosniaco, il quale in due anni di Roma non ci aveva mai mostrato certe esternazioni. Sta di fatto che il capocannoniere della passata stagione incanala tutta la sua rabbia in una prestazione se possibile ancor più determinata. Determinazione che porterà dopo una ventina di minuti al micidiale uno-due firmato nell'ordine dallo stesso Dzeko che dal limite dell'area trova l'angolo su cui mister 6milioni l'anno non può arrivare, complice la deviazione del Nesta di Nettuno, alias 25 milioni regalati, alias Romagnoli e da Florenzi, che raccoglie la respinta di Donnarumma sul tiro di Nainggolan, servito da un assist a dir poco delizioso di (sempre lui!) Dzeko.
La Roma vince e convince gli scettici, consolidando il suo quinto posto, un punto dietro la Lazio, ma con una partita da recuperare (Samp-Roma). Il Milan "regina del mercato" con i suoi oltre 200 milioni spesi per rinforzarsi, rimedia invece la seconda sconfitta consecutiva in campionato, la terza in 20 giorni. Non male per chi DA TUTTI I MEDIA NAZIONALI è accreditata come sicura "occupante" di uno dei primi quattro posti in classifica e qualificata alla prossima Champions League.
Ad ogni modo, la Roma per la quale qualche mentecatto di casa nostra oltre ai soliti soloni di cui sopra, prevedono in questo campionato un piazzamento finale tra il quinto e il sesto posto, conquista a Milano al cospetto di una delle favorite (ah ah ah) un'importante e meritata vittoria, nonostante le tante assenze (Schick, Defrel, Perotti, oltre a Karsdorp, per non parlare di Emerson Palmieri...), alle quali si aggiunge dopo appena mezz'ora di gioco, anche Strootman... per dire.
Detto ciò, damme 'sti 3 punti e scansate!
Daje Roma!
Sandro
MA IL BELLO VIENE DOPO...
Dopo Milan-Roma delle 18, ecco alle 20.45 Atalanta-Juve.
Sulla carta, il risultato appare tremendamente scontato, con i bergamaschi reduci dalla positiva, ma dispendiosa trasferta a Lione in Europa League. La Juve super favorita quindi e il campo sembra dar ragione ai pronostici, col doppio vantaggio firmato Bernardeschi e Higuain.
Ma quello che non t'immagineresti mai, stranamente accade. L'atalanta riesce nell'impresa di pareggiare
una partita impossibile, con due reti di Caldara e Cristante. La notizia però è l'annullamento della rete di Mandzukic (sarebbe stato il 3-1 per la juve), grazie all'intervento della VAR, che "vede" una gomitata di Lichtsteiner (che verrà solo ammonito) all'inizio dell'azione che porterà al gol. Sul 2-2 poi, altro intervento VAR che "vede" e giudica rigore una deviazione (CON LA SPALLA!) di Petagna. Tira Dibala, ma Berisha para.
In tutto questo, la juve e chi per lei si lamenta del VAR. Che strano.