SENZA STORIA
Il diluvio preannunciato dai metereologi e che per tutta la settimana ha minacciato di far rimandare alla Roma anche questa partita dopo quella con la Samp, non si è fortunatamente abbattuto sull'Olimpico. Almeno non con l'intensità prevista. Qualche scroscio improvviso e violento c'è stato, ma il terreno ha tenuto e la partita si è potuta giocare. Troppa differenza ad ogni modo tra le due squadre in campo. Si fa davvero fatica, a considerare questo Verona degno della Serie A. Una squadra che nelle 3 partite fin qui giocate ha raccolto solo un punto col Crotone, incassando 8 reti nelle due sconfitte patite con Napoli e Fiorentina, non poteva impensierire questa Roma. Con i 3 gol rimediati oggi all'Olimpico, che come nella miglior tradizione giallorossa potevano essere (almeno) il doppio, la difesa scaligera diventa per distacco la peggiore del campionato.
Un dovuto preambolo, per non far passare questa come la vittoria del secolo. Ma vittoria è stata e quello che più conta, con diversi segnali positivi che certificano la crescita di questa Roma targata Di Francesco "il resiliente".
Innanzitutto il ritorno di Florenzi dal primo minuto, dopo il doppio infortunio e la doppia operazione subita ai legamenti del ginocchio, che l'hanno tenuto fuori dai campi per 11 mesi, privando la Roma del suo importantissimo jolly. Schierato oggi da Di Francesco esterno basso a destra, ha letteralmente imperversato e dominato la sua fascia. Ciliegina sulla torta della sua prestazione perfetta, l'assist "basta spingere" per Dzeko, che è valso il momentaneo 2-0. Bentornato Ale!
Altra nota importante, le molte occasioni fallite di un soffio e soprattutto la doppietta realizzata oggi da Dzeko, che mette a tacere le polemiche innescate dalle sue dichiarazioni dopo la partita con l'Atletico Madrid di martedì scorso. I pennivendoli e i tifosi 2.0 sono serviti!
Segnali positivi arrivano poi dalle prestazioni di Pellegrini, autore di una prova superlativa per quantità e soprattutto qualità e del ragazzino turco Under, al quale a dispetto dell'età, non fa certo difetto la personalità. Con un po' di fortuna, Cengiz avrebbe anche potuto bagnare il suo esordio con un gol. Dal primo minuto per la prima volta quest'anno, anche El Shaarawy. Buonissima e molto convincente anche la sua partita per tutti i 90'.
E dulcis in fundo, "l'acquisto più oneroso della storia giallorossa" Schick, assente anche lui dai campi di gioco da un bel po' e non ancora al meglio fisicamente. L'allenatore decide di buttarlo nella mischia nell'ultimo quarto d'ora e lui manca poco che spedisce in rete la prima palla giocata. Non male!
Daje Roma!
Sandro