RISULTATO BUGIARDO
Un titolo che può sembrare una frase fatta, ma invece...
Iniziamo col dire che al cospetto della corazzata blaugrana,
la schiacciasassi in testa alla Liga con 19 punti di vantaggio sulla seconda Real Madrid e che quest'anno (unica in Europa) deve ancora perdere una partita, la Roma non si presenta con la migliore formazione:
Under e Nainggolan, pedine importanti se non fondamentali nello scacchiere giallorosso, sono indisponibili entrambi per infortunio e costringono Di Francesco all'ennesimo cambio di schieramento, con Florenzi alto a destra al posto del turco in un ruolo che non ricopre da tempo, con l'incognita Bruno Peres (che alla fine risulterà tra i migliori in campo) laterale basso e con Pellegrini sicuramente non al 100% perchè rientrante da infortunio, al posto del Ninja.
Ma le difficoltà di formazione caricano evidentemente gli uomini scelti da Di Francesco, i quali scendono in campo col giusto piglio e la giusta determinazione fin dai primi minuti. Di quel tanto paventato timore reverenziale al cospetto degli "alieni", non v'è traccia. C'è invece un pressing alto e una pressione a tutto campo che spaventa e spesso induce all'errore l'undici di Valverde per... almeno 10 minuti, giusto il tempo di capire che per loro l'arbitro stasera non costituirà problema... anzi.
Al 10' l'episodio che condiziona la partita:
Pellegrini lancia in area Dzeko, che viene letteralmente abbattuto da Semedo. Rigore solare, clamoroso ed evidentissimo per tutti, ma non per l'ineffabile signor Makkelie, arbitro 35enne di Willemstad (Olanda), giovane inesperto alla sua prima direzione importante in Europa, che non vuole dare un dispiacere a chi l'ha designato (Collina ?), ai 90.000 soci del Camp Nou e soprattutto all'UEFA che non vuole il VAR nelle competizioni europee.
QUANDO L'ARBITRAGGIO...
Le due sfortunate autoreti di De Rossi e Manolas che valgono il 2-0 blaugrana, arrivano guarda caso dopo i due rigori negati dallo scarso di cui sopra (ce n'è un altro su Pellegrini al 41') e forse ne sono la semplice conseguenza. Così come conseguenza di un evidente disagio psicologico indotto dalla conduzione arbitrale possono essere anche gli errori di Perotti e Defrel che si mangiano due gol fatti, di Alisson non proprio impeccabile in occasione del 3-0 di Piqué, o del goffo tentativo di stop in area di Gonalons che libera il 4-1 di Suarez.
Il problema è che stasera la Roma di fronte non ha avuto solo una squadra, ma un intero sistema calcio che protegge e privilegia solo le grandi, a dispetto delle realtà emergenti.
Due rigori ci mancano oggi, grazie all'ennesimo scarso (per essere buoni) arbitraggio, così come ci mancarono due anni fa con l'altra grande di Spagna quel Real Madrid che poi trionfò nella competizione.
Con queste parole, Edin Dzeko a fine partita sintetizza la serata del Camp Nou:
"Quel rigore avrebbe potuto cambiare la partita. L’arbitro deve avere coraggio a dare un rigore contro il Barcellona, perché anche noi siamo ai quarti e come le altre squadre, abbiamo meritato di arrivarci".
“Se si fanno tanti errori contro squadre così forti vieni punito".
Non fa 'na piega.
Daje Roma!
Sandro