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CAMPIONATO SERIE A 2018/2019 - 15a giornata di Andata

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Cagliari-Roma 2-2

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RIMONTATI AL 95' IN 11 CONTRO 9
I due gol di Cristante e Kolarov valgono alla Roma il legittimo e soprattutto DOVUTO vantaggio, dopo i primi 45' vista l'avversaria tecnicamente inferiore e per di più priva di pedine fondamentali (Barella, Castro e Pavoletti). Ad onor del vero anche Di Francesco ha dovuto fare a meno tra gli altri, anche di De Rossi, Dzeko e Lorenzo Pellegrini, ma quello che i giallorossi scesi in campo hanno fatto vedere negli ultimi 10 minuti di gara, non può essere giustificato con le assenze, o peggio ancora con i cambi che l'allenatore ha fatto nel tentativo di difendere il vantaggio e con il messaggio che le sostituzioni indirettamente avrebbero trasmesso alla squadra. Cazzate! Tutte cazzate!

Prendere gol su calcio d'angolo, con tutti i colpitori di testa di cui la Roma dispone è già di per sé condannabile, ma quello che accade nell'ultimo dei 5 minuti di recupero concessi da Mazzoleni, dopo che quest'ultimo aveva GIUSTAMENTE espulso prima l'allenatore Maran e poi Ceppitelli e Srna, tutti per proteste, è assolutamente inaccettabile per una squadra che sulla carta ambisce ad entrare nelle prime quattro e soprattutto per chi tra i giocatori possiede un po' di orgoglio personale (leggi "palle"). La gazzarra organizzata dai cagliaritani (scende in campo dalla tribuna addirittura il presidente Giulini per protestare con Mazzoleni) per condizionare l'arbitro, finisce per intimorire le mammolette giallorosse, le quali anziché gestire e nascondere il pallone negli ultimi secondi di gioco, prendono un contropiede su RILANCIO DEL PORTIERE e con la difesa tutta a metà campo. Una scena a metà tra il comico e il tragico, che regala al Cagliari il più inaspettato dei pareggi, alla Roma l'ennesima figura ridicola e a Di Francesco le solite aspre critiche.

LA STORIA SI RIPETE
I "cali di tensione" come li chiamiamo adesso, hanno prodotto l'ennesimo risultato negativo, l'ennesima figuraccia di questa nostra Roma. Situazioni già viste, imprecazioni già spese, santi del paradiso già tirati in ballo negli anni, quindi niente di nuovo purtroppo da queste parti. Quello che succedeva con vecchie proprietà e vecchi allenatori all'epoca massacrate e insultati ed ora rimpiante e rimpianti, è successo ancora: un pareggio subìto al 95' contro l'ennesima cenerentola, per di più ridotta in 9, che vale come una sconfitta. Ma la nostra storia, per chi la conosce, ha conosciuto tanti Cagliari-Roma e se non cambierà qualcosa, ne conoscerà ancora.
Ma cosa cambiare? La frase "adesso via tutti", la più utilizzata negli anni (per chi l'avesse dimenticata o non conoscesse la storia), non può, per motivazioni oggettive, essere presa in considerazione. Quindi? Via la proprietà? Non si vedono all'orizzonte magnati o sceicchi arabi intenzionati a liquidare Pallotta... Rimane l'allenatore, con buona pace per quelli che dall'inizio della sua avventura l'hanno ritenuto un povero idiota e che, come storicamente avviene, pagherà per tutti. È inevitabile.

LA ROMA IN RITIRO
Da domenica mattina, fino a martedì pomeriggio, quando poi si partirà alla volta di Plzen per la sfida di Campions League, la Roma rimane in ritiro a Trigoria. Speriamo serva a qualcosa.

FINIAMOLA!
Finiamola di insistere col pensiero che Cagliari è una trasferta bellissima, che il Cagliari è una squadra simpatica, che i sardi sono fantastici, che lo stadio è bello e chi più ne ha più ne metta. Almeno a mia memoria, è dai tempi di Daniele Conti che questi "signori" giocano contro di noi col coltello e anche qualche cosa di più tra i denti. Le sceneggiate che hanno messo in campo anche oggi e che hanno prodotto le due GIUSTISSIME E SACROSANTE espulsioni, la dicono lunga sulla sportività e sull'onestà sportiva di questa squadra, "qualità" che escono fuori solo quando incontra la Roma, a testimonianza di quanto siamo amati dagli isolani. Alla luce di quanto visto anche oggi, auguro al Cagliari di tutto cuore una pronta retrocessione in B e magari anche in qualche serie inferiore.

Daje Roma!
Sandro



  • CAGLIARI: Cragno; Srna, Ceppitelli, Klavan, Padoin (dal 20' s.t. Pajac); Faragò, Bradaric (dal 35' s.t. Cigarini), Ionita; Joao Pedro; Farias (dal 30' s.t. Sau), Cerri
    A disposizione: Aresti, Rafael, Andreolli, Pisacane, Romagna, Dessena, Doratiotto, Verde
    Allenatore: Maran.


  • ROMA: Olsen; Florenzi, Manolas, Fazio, Kolarov; Cristante, Nzonzi; Under, Zaniolo (dal 44' s.t. Juan Jesus), Kluivert (dal 30' s.t. Lu. Pellegrini); Schick (dal 38' s.t. Pastore)
    A disposizione: Fuzato, Mirante, Juan Jesus, Marcano, Santon, Perotti, Riccardi, D'Orazio
    Allenatore: Di Francesco.
  • Arbitro: Mazzoleni di Bergamo.
  • Ammoniti: CRISTANTE, Faragò, Srna e Ceppitelli
  • Espusi: Maran al 45' s.t. per proteste, Ceppitelli e Srna al 47' per proteste.

  • I GOL:
    14' P.T.: CRISTANTE
    41' P.T.: KOLAROV
    40' S.T.: Ionita
    50' S.T.: Sau


RISULTATI DELLA GIORNATA:

07.12.2018	
JUVENTUS-INTER 1-0

08.12.2018	
NAPOLI-FROSINONE 4-0
CAGLIARI-ROMA 2-2
LAZIO-SAMPDORIA 2-2

09.12.2018
SASSUOLO-FIORENTINA 3-3
UDINESE-ATALANTA 1-3
PARMA-CHIEVO 1-1
EMPOLI-BOLOGNA 2-1
GENOA-SPAL 1-1
MILAN-TORINO 0-0