LA SUD AD ANTONIO DE FALCHI
A circa 30 anni (Milan-Roma 4 giugno 1989) dal giorno della tragica scomparsa di Antonio De Falchi, la Sud gli dedica una coreografia di 30 stendardi con la sua foto e gli intitola la curva stessa, inneggiando il suo nome per tutti i 90'.
PORTATE RISPETTO ALLA MAGLIA CHE INDOSSATE
Ma quella che doveva essere una giornata, una partita (quella partita!) da vivere totalmente nel ricordo di Antonio, è stata invece "condivisa" con la protesta di una tifoseria avvelenata dopo i fatti di Firenze. Quello che era il pensiero di tutti, dopo l'incredibile e umiliante sconfitta patita in settimana dalla Fiorentina in Coppa Italia, quel 7-1 ennesima macchia indelebile nella storia giallorossa, la curva sud ha pensato di farlo presente agli indossatori per caso di maglia giallorossa.
L'intero stadio Olimpico ha contestato la squadra già dal riscaldamento. Insulti e fischi per tutti, per Kolarov in particolare, seguito da Florenzi e via via dagli altri. Dalla giusta "furia" dei tifosi si salvano solo il Capitano Daniele De Rossi e Nicolò Zaniolo. La protesta della curva contro società e squadra, si completa dopo circa un quarto d'ora, con l'abbandono degli occupanti di gran parte del settore. Lo striscione al centro della curva: "Oggi solo Antonio dobbiamo onorare, a voi non vi vogliamo neanche guardare", spiega benissimo il perchè del gesto. Striscione a cui fanno seguito diversi inequivocabili "PORTATE RISPETTO" e i fischi all'indirizzo dei giocatori allo scadere dei primi 45', seguiti da quelli resi agli stessi destinatari, dopo il triplice fischio di Maresca.
IL MILAN HA DONNARUMMA, MA LA ROMA HA ZANIOLO
Alla fine, il pareggio è un risultato che va decisamente stretto alla Roma, meritevole della vittoria (anche per onesta ammissione dell'allenatore rossonero a fine partita) per gioco e occasioni create. Il canovaccio è il solito: Roma che propone il suo gioco, Milan attento, coperto e pronto a sfruttare le ripartenze e soprattutto la straordinaria vena realizzativa del suo nuovo bomber, quel Piatek arrivato dal Genoa a gennaio per sostituire Higuain. È infatti lui, che alla prima incertezza difensiva giallorossa, timbra il vantaggio milanista. Vantaggio difeso e mantenuto dai rossoneri grazie alle prodezze di Donnarumma (non a caso migliore in campo in tutte le cronache) che nega ai giallorossi la gioia del gol in almeno tre nitide occasioni (Zaniolo, Schick e Dzeko), prima di soccombere ad inizio secondo tempo alla zampata di Zaniolo che ribadisce in rete il tentativo di autogol di Romagnoli. C'è tempo per vedere un'altra paratona di Donnarumma su colpo di testa di Dzeko e quando il portiere rossonero non può arrivare sul colpo di testa vincente di Pellegrini, ci pensa il palo a negare alla Roma quella che sarebbe stata una giusta vittoria.
Daje Roma!
Sandro