Romamor - Campionato Serie A 2018/2019 - Sassuolo-Roma

UNA TRISTE SETTIMANA
Sono giornate particolari, quelle vissute a Roma da martedi 14, giorno della conferenza stampa indetta per comunicare la decisione della società di non rinnovare il contratto a Daniele De Rossi. Giorni di contestazioni a vari livelli, con bersaglio la società e il suo presidente in particolare, colpevole di affidarsi ai consiglieri sbagliati (Baldini) per una "deromanizzazione" iniziata con l'allontanamento di Francesco Totti e completata in un certo senso oggi, con quello di De Rossi.

Fermo restando il diritto della società di non ritenere più utile alla causa giallorossa un 36enne che quest'anno in campionato ha giocato 17 partite su 37 (14 dal primo minuto e 3 entrando dalla panchina), quello che più dà fastidio è la solita scarsissima capacità di comunicazione dell'AS Roma, unita ad un tempismo tafazzista (a due giornate dalla fine, con la partecipazione alla prossima Champions ancora in palio), oltre all'ormai conclamata mancanza di attenzione e di rispetto verso i tifosi. Tifosi che stavolta però non lasciano correre come al solito, ma contestano in tutti i modi ed a tutte le latitudini, attaccando via social anche gli altri interessi del presidente Pallotta.

E UN TRISTE EPILOGO
Dopo una settimana come questa, visto il "carattere" che questa squadra ha mostrato di avere tutto l'anno, non potevamo sperare che nel giorno della verità, con la partecipazione alla prossima Champions League in palio, le "bambole gonfiabili", come ormai amo definirle tranne qualche eccezione, riuscissero a portare a casa una vittoria. Ma quando mai?
Ad un primo tempo giocato in maniera a dir poco compassata, fa seguito una ripresa nella quale le occasioni da gol sono fioccate, così come gli errori che le hanno vanificate. E i due pali che più che colpiti, possiamo dire "accarezzati" da Dzeko e Kluivert, non meritano il nostro rammarico.

La società ha colpe, tante, enormi, soprattutto in tema di comunicazione come suddetto, di presenza e di "controllo" (stile juve) dello spogliatoio, ma quelli che vanno in campo sono i veri artefici di questo casino. Gente strapagata e straviziata, che per rendere ha bisogno di essere stimolata, pungolata e al bisogno bastonata.

Grazie a prestazioni come questa, ammirate per una stagione intera, la champions quest'anno la potremo vedere solo dal divano. Sarebbero bastati appena 4 punti in più (quelli persi con Genoa e quelli di oggi col Sassuolo, senza andare troppo indietro) e saremmo stati terzi da soli.

L'unica speranza alla quale possiamo attaccarci, ma sicuramente ci attaccheremo a qualcos'altro, è vincere col Parma e sperare che Atalanta, Inter e Milan perdano le rispettive partite, In quel caso e solo in quel caso, la classifica avulsa direbbe: ATALANTA e ROMA in Champions.

Daje Roma!
Sandro