204 GIORNI DOPO
204 giorni da quel Fiorentina-Roma 1-4 forse la più bella prestazione della Roma di quest'anno.
204 giorni da quel gol, l'ultimo messo a segno prima dell'infortunio di gennaio, Nicolò Zaniolo torna a comparire in un tabellino dei marcatori e lo fa alla sua maniera. Fonseca gli concede mezz'ora e lui alla prima occasione detta il passaggio a Perotti che lo serve nello spazio, supera di potenza la difesa bresciana, controlla, libera il sinistro, segna la terza rete giallorossa ed esulta allargando le braccia stile Ibra. Con buona pace del rosicone avversario di turno, il quale dev'essersi in qualche modo sentito colpito dall'esultanza del ragazzo e dopo averlo "redarguito" nell'occasione, ripete la sua performance da perfetto fallito anche a fine gara: "Hai una carriera davanti, fenomeno", parole pronunciate in diretta televisiva che qualificano l'autore per quello che è... un poveraccio.
SENZA STORIA
In quello che continuerò fino alla fine a considerare un campionato assolutamente falsato, la Roma scende in campo nel secondo dei tre anticipi di sabato 11 luglio e dopo un primo tempo che possiamo definire "di studio", per non dire soporifero, ha ragione di un Brescia sempre più vicino alla retrocessione. Tre gol per tornare al quinto posto solitario, in attesa di vedere quello che succederà domani tra Napoli e Milan. Tre gol nonostante un turn over dettato dalle squalifiche di Mkhitaryan e Pellegrini, dall'infortunio di Smalling e dalla necessità di far riposare Dzeko. Tre gol, il minimo sindacale per i valori in campo e per quello che il campo ha mostrato anche oggi. Tre gol e due legni (prima traversa e poi palo) colpiti da Dzeko sullo 0-3, che potevano aumentare lo score.
Nel primo anticipo invece, la Lazio esce sconfitta dall'Olimpico, cadendo sotto i colpi di tali Raspadori e Caputo, due che pur non essendo esattamente Dybala e Ronaldo, condannano i cugini di nessuno alla terza sconfitta consecutiva, nonostante il solito duo arbitro/VAR abbia compiuto nefandezze inenarrabili, tutte ovviamente a favore della squadra che porta il nome della regione.
Daje Roma!
Sandro