MA TROPPI ERRORI
Vince la Roma, com'era normale fosse, data la differenza tecnica tra i rispettivi organici, ma con una prestazione non proprio convincente dal punto di vista della determinazione, quella che non ti fa commettere gli errori banali che potrebbero costarti punti importanti.
In una partita che doveva finire tanto a poco, in diverse occasioni abbiamo "ammirato" errori nell'ultimo passaggio, scelte sbagliate davanti alla porta avversaria e un po' troppa leggerezza d'animo nell'affrontare l'impegno nel suo complesso.
A tal proposito, anche se l'accostamento a quei colori mi provoca irritazioni cutanee e vomito, sarebbe buono ricordare a qualcuno dei nostri beniamini, le parole che Allegri (dopo una partita vinta 3-0) rivolgeva al neo arrivato Bernardeschi, reo di aver avuto sotto porta una scarsa determinazione, appunto: "Non siamo alla Fiorentina!". Questo per far capire al ragazzo, che in quella squadra non c'è spazio per atteggiamenti troppo morbidi. Lì non conta partecipare, lì si gioca e si combatte con ogni mezzo, (anche illecito) solo per vincere, l'unica cosa che conta.
Un
modo di pensare, quello che si definisce mentalità vincente, è dato dall'affrontare ogni avversaria, che si chiami Lecce o Barcellona, con la medesima determinazione. Difficile senz'altro, vista la differenza di stimoli mentali, ma indispensabile se si vuole davvero diventare grandi.
QUANDO L'ARBITRO INDIRIZZA LA PARTITA (E SONO DUE)
Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova... speriamo di fermarci alla coincidenza.
Al di la dei demeriti che una squadra possa manifestare durante una partita e che gli stessi possano essere causa di una sconfitta, c'è una variabile che non si riesce proprio a controllare (o non si vuole?): l'arbitro. Per la seconda volta quest'anno, la Roma riesce a vincere in trasferta, nonostante arbitraggi decisamente e palesemente contro. Quello che accadeva in quel di Bologna una settimana fa, con un rigore INESISTENTE concesso ai rossoblu e con uno negato alla Roma per un EVIDENTISSIMO fallo su Fazio da Pairetto col conforto del VAR (Calvarese), accade anche oggi, con un rigore negato alla Roma da Abisso dopo appena 10', per un fallo di mano di Lucioni. Decisione confermata dal VAR (Guida).
Quello che nel 2019 non possiamo più ammettere, è questa gestione approssimativa (eufemismo) dello strumento tecnologico introdotto per evitare, o quanto meno ridurre al minimo, l'errore dell'arbitro. Quello che dall'introduzione del VAR in Italia si sta invece osservando, è decisamente peggio di ciò che prima ci faceva imbufalire e inveire contro le decisioni sbagliate del "cornuto" di turno. L'unica nota positiva (per gli arbitri) è che adesso le invettive e le maledizioni sono equamente suddivisi tra i giudici di campo e quelli in sala VAR. Meglio ridere.
Daje Roma!
Sandro