Romamor - Campionato Serie A 2019/2020 - Roma-Sampdoria

COMUNQUE FALSATO
La tristezza nel veder ricominciare una competizione che doveva chiudersi definitivamente già a febbraio alla 25ma giornata, che comunque vada sarà ricordata come "il campionato del covid-19" e quella di vedere uno spettacolo penalizzato dalle porte chiuse e dall'assenza del pubblico, supera decisamente il piacere di rivedere la Roma in campo dopo 115 giorni. Ipocrita anche il minuto di raccoglimento con cui qualcuno pensa di lavarsi la coscienza "onorando" le migliaia di vittime italiane causate dal virus. The show must go on...

LA PARTITA
Praticamente a senso unico, con tre nitide occasioni sventate dal solito portiere fenomeno contro la Roma e che dalla partita dopo di solito torna ad essere il pippone di sempre, fino al regalo di Diawara, il quale serve a Gabbiadini la comoda palla del vantaggio blucerchiato. Una doccia fredda che per qualche minuto sembrava aver tolto ai nostri e soprattutto al guineano qualche certezza (nel caso ne avesse avute). Er Fettina dall'altra parte aveva ben disposto i suoi, belli compatti nella propria metà campo, pronti a sfruttare l'errore giallorosso e il contropiede. Mirante ci mette una pezza in un paio di situazioni, ma tutto sommato la differenza tecnica tra le due squadre è tanta, si è vista tutta e qualche altra occasione la Roma ha continuato a crearla.

La differenza di valori emerge ancora più evidente dopo i tre cambi contemporanei nella ripresa effettuati da Fonseca (date le temperature del periodo e le partite ravvicinate, se ne possono fare cinque). Entrano: Zappacosta, Pellegrini e Cristante. Il primo, al rientro in campo dopo l'infortunio, si è ben disimpegnato sulla fascia e fa ben sperare per le prossime uscite. Gli altri due forniscono i due assist che Dzeko. magnifico anche oggi, trasforma per portare a termine la rimonta.
Con i due centri di oggi, il Cigno di Sarajevo arriva a quota 104 gol con la maglia della Roma, eguagliando un altro mito: il grande "Piedone" Manfredini. Non male davvero per quello che qualcuno giudicava alla stregua dell'ultimo dei pipponi e gli faceva le vignette...

DURA LEX SED LEX... SOLO PER LA ROMA
L'1-1 sarebbe arrivato già alla mezz'ora del primo tempo, con altri 60' a disposizione della Roma per arrotondare ulteriormente il risultato. Ma la bellissima rete segnata al 31' da Veretout, non viene convalidata da Calvarese (su chiamata di Di Bello al VAR) per un "fallo di mano" di Carles Perez.
Negli attimi che precedono il tiro a rete di Veretout, una violenta respinta di Yoshida, finisce sul gomito (completamente attaccato al corpo) di Carles Perez, ad un metro dal difensore giapponese. Secondo la nuova regola sul fallo di mano (questo ci dicono gli illuminati ideatori del regolamento), il gol è da annullare. In sostanza basta che il pallone tocchi le mani o le braccia "creando un’opportunità di segnare una rete", per ritenerlo punibile.
Siamo curiosi di vedere per quanti varrà questa regola, che tra parentesi sembrerebbe destinata a sparire, o quantomeno a cambiare, dal regolamento l'anno prossimo.

Daje Roma!
Sandro