CINQUE ANNI SENZA PERDERE
Con Orsato a dirigere le sue partite, la Juve è imbattuta da settembre 2015 (Napoli-Juventus 2-1). Oltre 5 anni di imbattibilità con un arbitro che a Torino possono considerare un portafortuna, nella misura in cui a Roma invece, si può parlare di una vera disgrazia. Roma mai vittoriosa (ovviamente) contro la Juve, quando ad arbitrare c'è lui, che nella vita "reale" di professione ci dicono faccia l'elettricista. Sarà per quello che quando vede giallorosso sia dal campo, che quando è comodamente seduto in sala VAR, il simpatico arbitro di Schio va letteralmente in corto circuito.
Tanti, troppi, i precedenti
negativi e le nefandezze che questo signore ci ha regalato negli anni, a partire da un Inter-Roma di coppa italia 2008-2009, passando per i vari Roma-Fiorentina, Roma-Inter e per i 5 derby con lui senza vittorie, per non risentirci (anche) oggi, dopo questa ennesima dimostrazione.
Un rigore negato per un fallo di Rabiot su Villar (passato "inosservato" al commento televisivo, nonostante i vari replay e, quel che è peggio, al VAR) e un atteggiamento al limite del ducesco con i giallorossi, diametralmente opposto a quello riservato ai bianconeri, con Ronaldo in particolare, col quale regala alla platea un siparietto (VIETATO DAL REGOLAMENTO) che vedeva il portoghese intento a toccare l'arbitro per vedere l'orologio che aveva segnalato un suo non-gol. Una scena che qualcuno, in sede di commento, si è affrettato a definire divertente, ma che da regolamento doveva essere punita con il giallo. Giallo risparmiato al campione portoghese anche in almeno altre due occasioni e che sommato a quello invece comminato, poteva significare espulsione...
MA LA ROMA NON PROTESTA
Per un fallo da rigore come quello subito da Villar, ci si aspetta una "sollevazione popolare", una sorta di accerchiamento dell'arbitro da parte della squadra tutta, col capitano che ferma a stento i compagni inviperiti e parla a nome di tutti col direttore di gara. Cosa che puntualmente avviene in occasioni spesso anche meno evidenti, per altre squadre. La pressione che certi allenatori (Conte e S. Inzaghi i primi che mi vengono in mente) fanno sugli arbitri e soprattutto insegnano e forse pretendono dai propri giocatori, fa tutta la differenza del mondo. È oramai provato dai fatti: il profilo basso che la Roma sta tenendo da diversi anni, non paga. In Italia vince chi si lamenta, chi piange, chi fa la voce grossa in campo e attraverso i media, ancor più che nelle sedi istituzionali. Per essere trattati con rispetto, non si deve far finta di niente, non si deve minimizzare, bisogna alzare la voce.
Hai capito Roma? TI DEVI DA FARE SENTIRE!!!
VINCE CHI FA GOL
Una frase fatta, un postulato ovvio, lapalissiano, ma che racchiude in sé i motivi del risultato di oggi (oltre l'arbitro). Checché se ne dica, la partita l'ha fatta la Roma, costringendo la juve nella propria metà campo. Il report della gara parla di 14 tiri effettuati dalla Roma e di 3 dalla Juventus. La differenza, è ovvio, l'hanno fatta la precisione, ma soprattutto gli interpreti. A nessuno potrebbe mai venire in mente che le due formazioni si possano paragonare. Troppo più alta la qualità dei bianconeri, almeno sulla carta. Tolte le formazioni di partenza, che peraltro ci vedevano già orfani di qualche titolare importante, la differenza viene accentuata dai cambi. Nel tentativo di riprendere la partita, Fonseca fa entrare i 37milioni di Perez (9), Diawara (18) e Peres (2), oltre a Dzeko (8).
Pirlo risponde con i 168milioni di Cuadrado (18), Kulusevsky (45), De Ligt (75) e Demiral (30) - fonte Transfermarkt
Ma di cosa vogliamo ancora parlare? Di una Roma che stenta con le grandi? Di Fonseca che non sa trovare le contromisure? Ma per favore...
Daje Roma!
Sandro