Romamor - Campionato Serie A 2020/2021 - Lazio-Roma - Analisi e commento della partita

UN DERBY NON SI GIOCA, SI VINCE
Premesso che alla vigilia del derby le frasi "spavalde" degli ex calciatori giallorossi e dei tifosi famosi vengono spesso estrapolate da discorsi molto più complessi e riportate da certa stampa in maniera strumentale per alimentare polemiche e soprattutto guadagni legati ai clic, lanciare proclami e sfottere la squadra avversaria spesso mette in moto un meccanismo motivazionale che trasforma le vittime sacrificali in implacabili carnefici. Per info, chiedere a Balbo, Cappioli e Fonseca, protagonisti di un altro e ben più doloroso (per quell'artri) Lazio-Roma 0-3, arrivato dopo che Mazzone aveva attaccato nella bacheca dello spogliatoio gli articoli di giornale che parlavano di una sfida a senso unico, con la lazio ovviamente favorita.

Tornando alla partita, il derby non è una come le altre, specialmente a Roma. Sentire allenatore e qualche membro della squadra, dire alla vigilia della sfida che ci sono 3 punti in palio così come per le altre partite, può portare a risultati come questo: un 3-0 senza discussioni. Urgono persone (e non mi riferisco solo all'allenatore) che sappiano loro per primi e facciano poi capire a chi scende in campo come si deve giocare un derby. Non basta la tecnica, per vincere un derby ci vuole soprattutto carattere. Quello che non si è mai palesato stasera sulla sponda giallorossa.

Dall'altra parte invece, si è vista una preparazione soprattutto mentale ed un approccio alla partita di clava, piuttosto che di fioretto. Un allenatore che mai vorrei sulla mia panchina, sgradevole nella voce, nell'atteggiamento e in tutte le sue manifestazioni. Sempre in piedi ad urlare ai suoi o contro le decisioni dell'arbitro, senza che quest'ultimo (noto rosicone, peraltro) abbia mai detto o fatto qualcosa per mettere a posto "mister spiaze", tutto il tempo ben oltre la sua zona di competenza, si è lamentato anche coi raccattapalle troppo veloci nel ridare la palla ai giallorossi sotto di due gol, incarnando perfettamente lo "stile" de quell'artri. I derby loro li vincono solo così.

Le riprese televisive ci hanno regalato le rispettive immagini dei due allenatori: uno che urla inviperito ad un palmo dal muso di Orsato e l'altro che educatamente, mostrando l'orologio al polso, fa notare all'arbitro il tempo che i "ragassi" vestiti di biancazzurro stavano volontariamente perdendo. I derby loro li vincono solo così.

LA PARTITA
La Roma, quella vista nelle prime 17 di campionato (tolte Napoli e Bergamo), è rimasta negli spogliatoi. In campo si è presentata una squadra apatica, senza carattere e incapace ad avere una reazione dopo i due errori che hanno regalato il doppio vantaggio alla lazio: il primo tutto di Ibanez, il secondo sempre del centrale brasiliano, ma in collaborazione col duo Orsato(campo)-Mazzoleni(VAR), i quali non giudicano punibili il fallo di mano di Lazzari e la posizione di fuorigioco attivo di Caicedo, non annullando di conseguenza il 2-0 firmato Luis Alberto.

Incredibile ma vero: la scandalosa prestazione giallorossa riesce nell'impresa di mettere in secondo piano un arbitraggio quanto mai discutibile. Con quello di oggi, sono 5 i derby arbitrati da Orsato, con la Roma che "raccoglie" la bellezza di 3 sconfitte e 2 pareggi.
Con il doppio vantaggio regalato, la partita dei cugini di campagna si è messa sui binari più comodi per una squadra che fa del contropiede la sua arma migliore. Pau Lopez ci mette più di una pezza, ma alla fine deve soccombere all'ennesimo tentativo firmato Luis Alberto.

Un 3-0 che i cugini di nessuno della panchina festeggiano ancor prima del triplice fischio, raggiunti poi dal resto della squadra in un'ammucchiata festosa e prontamente ripresa dalle telecamere. Immagini che se dipendesse da me, appenderei sui muri degli spogliatoi di Trigoria e video che costringerei a vedere almeno una volta al giorno, fino al 16 maggio! Ma il problema è mio che l'ho amata prima, l'amo adesso e l'amerò sempre...

Daje Roma!
Sandro