ROMA MAI DOMA
Contro la prima in classifica, fino a stasera a punteggio pieno grazie alle quattro vittorie in quattro partite giocate, la Roma gioca la sua partita senza timori reverenziali ed esce indenne da uno stadio storicamente poco favorevole. Fatali i due approcci al primo ed al secondo tempo, dove il Milan va a segno grazie ai due assist di Leao, il primo a Ibrahimovic e il secondo a Saelemaekers. In entrambi i casi però, la Roma reagisce e pareggia la prima volta con Dzeko e la seconda su rigore trasformato dal solito implacabile Veretout. Rigore aspramente e platealmente contestato dalla squadra in campo e dalla panchina rossonera. Proteste prontamente raccolte dall'arbitro in campo e dal VAR, che dopo 8 minuti "vedono" (solo loro) un fallo INESISTENTE di Mancini su Calhanoglu e concedono un rigore COMPENSATIVO anche ai rossoneri, che Ibrahimovic trasforma. Al nuovo vantaggio rossonero la Roma non si sgretola come spesso capita, ma reagisce ancora e trova il pari grazie all'assist involontario di Ibra, che nel tentativo di respingere il corner di Veretout, serve sul secondo palo l'accorrente Kumbulla, il quale mette in rete il gol che vale il pareggio definitivo. C'è tempo ancora per vedere il miracolo di Mirante che respinge sulla linea la deviazione da due passi di Kessié e Romagnoli che da ottima posizione, di testa anche lui, non trova lo specchio per quella che sarebbe stata un beffa, vista la prestazione complessiva della squadra di Fonseca. A fine partita infatti, l'allenatore gialorosso farà notare ai distratti incensatori mediatici dei rossoneri, il suo disappunto per le diverse scelte sbagliate dei suoi uomini nell'ultima decisione dei diversi attacchi proposti, che con un po' più di attenzione potevano regalare alla Roma qualcosa di più di un pareggio...
GIACOMELLI E VAR I PEGGIORI IN CAMPO
Un rigore sicuramente generoso, come molti ce ne sono stati dati contro e come molti vengono storicamente concessi a favore delle squadre a strisce verticali. Un rigore però, assolutamente legittimo, visto il contatto non dei due piedi come tutti i "moviolari de noantri" si affannano a far notare, ma del ginocchio di Bennacer (che si disinteressa del pallone) su quello di Pedro.
Peggio del peggio
però, è stata la ridicola "compensazione" che regala al Milan il momentaneo terzo vantaggio. Un rigore letteralmente inventato dall'arbitro e ancora più grave, confermato dal solito ineffabile VAR, sempre più vera piaga del calcio moderno.
Daje Roma!
Sandro