CAMPIONATO SERIE A 2020/2021 - 19a giornata di ritorno
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Spezia-Roma 2-2

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FINALMENTE È FINITA
Solita conta degli assenti che come al solito non fa Fonseca, il quale non ha mai cercato alibi, al contrario di tutti i suoi rispettabili e soprattutto rispettati (da certa stampa) colleghi. Per non farci mancare niente nemmeno oggi, alla formazione messa in campo allo stadio Picco, mancano (mi si perdoni la ripetizione) in ordine di ruolo: Pau Lopez e Mirante; Smalling e Ibanez; Spinazzola, Peres e Calafiori; Veretout e Pellegrini. Basterebbe già questo, ad altre latitudini molto più tutelate mediaticamente, per leggere giudizi un po' meno critici sull'allenatore.

Doveroso preambolo, prima di parlare di un primo tempo letteralmente regalato allo Spezia, che ringrazia sentitamente i giallorossi con due gol. Errori banali di appoggio in uscita, di posizionamento difensivo e soprattutto di concentrazione generale, pagati inesorabilmente come spesso accade dalle nostre parti, con i due gol di cui sopra e con altri fortunatamente sventati da Fuzato, terzo portiere della rosa a disposizione di Fonseca, chiamato anche oggi a difendere la porta romanista. Perchè Fuzato è il terzo portiere, è bene non dimenticarlo.

L'intervallo con ogni probabilità dà la possibilità a Fonseca di svegliare e rimotivare i suoi, tant'è che nella ripresa si vede finalmente una Roma più determinata in ogni zona del campo. Il gol di El Shaarawy ha il potere di sbloccare una situazione che rischiava di diventare oltremodo pericolosa, pericolo fortunatamente rientrato e alla fine scampato col gol al 40' di Mkhitaryan.
Un gol, il tredicesimo in campionato dell'armeno, che vale il pareggio importante soprattutto in chiave europea, visto il Sassuolo che come da pronostico e tradizione pigiamata, passeggia contro gli scansamose-boys e in caso di nostra sconfitta ci avrebbe superati in classifica togliendoci il settimo posto, l'ultimo disponibile per giocare in Europa il prossimo anno, quello della qualificazione alla prossima Conference League.

Cala quindi il sipario su una stagione che in chiave giallorossa, definire deprimente è un eufemismo. Con il pareggio in rimonta di oggi, la Roma conserva grazie ad una differenza reti migliore rispetto a quella del Sassuolo, il settimo posto in classifica, eguagliando quello della stagione 2011-2012, la prima by Pallotta, con Luis Enrique in panchina.
Si chiude oggi, di fatto, anche l'era Pallotta. La prossima Roma che vedremo sarà quella voluta e costruita da Dan e Ryan Friedkin. Il primo tassello l'hanno già messo: Mourinho. Adesso attendiamo con fiducia i prossimi, nella speranza, dopo tanto buio, di rivedere finalmente le stelle.

ADDIO A FONSECA
Si chiude oggi anche il rapporto tra la Roma e Paulo Fonseca. Allenatore non scelto dall'attuale dirigenza, che l'ha trovato qui al momento del suo insediamemento e sul quale non ha mai nascosto il suo non gradimento, alimentando non si sa quanto inconsapevolmente voci che lo davano in discussione già dall'inizio dell'anno, quando la sua Roma occupava con merito la terza posizione.

Un allenatore che nell'ordine ha vissuto: il cambio di dirigenza col conseguente vuoto di potere e di riferimenti societari; l'allontanamento del direttore sportivo e la conseguente perdita di una figura di interfaccia tra lui, la squadra e la dirigenza; la successiva entrata in scena come "facente funzioni di DS" di Fienga, il quale per sua stessa ammissione non è uomo di calcio, fatto che non gli ha impedito di prendere decisioni e commettere errori nella costruzione della squadra ad agosto e nella riparazione a gennaio; un toto-allenatore a mezzo stampa, con relative formazioni dedicate e accostate ora a Nagelsmann, ora ad Allegri, ora a Sarri, ora a chiunque fosse disponibile su piazza, in atto da gennaio senza che nessuno in società abbia mai preso posizione negando il presunto interesse, con tutto un girone di ritorno di campionato e la fase finale dell'Europa League ancora da disputare; e ancora, last but not least, una serie interminabile di infortuni che l'hanno condizionato nelle scelte e soprattutto nei risultati.

Circostanza quest'ultima, che trova risalto nelle parole pronunciate ieri dall'allenatore del Milan Pioli a SkySport: "Togli un campione (ibrahimovic) per gran parte del campionato alle altre squadre e poi vediamo cosa fanno", con gli astanti ad annuire ed a ben guardarsi dal ribattere tali affermazioni. Una scena che la dice lunga su quanto sia fondamentale per sopravvivere in questo calcio (e nella vita) lo storytelling e non dico il favore, ma almeno l'obiettività e l'imparzialità dei media. A Fonseca, nel giudicare i suoi risultati, nessuno ha mai concesso l'attenuante di non aver mai potuto disporre di Zaniolo e di non aver mai avuto quest'anno a disposizione tutta la rosa al completo...

Per questo, ma non solo, ringrazio Paulo Fonseca per aver rappresentato i miei colori con classe, educazione e soprattutto onestà intellettuale. Boa sorte Paulo!

Daje Roma!
Sandro



  • SPEZIA: Rafael; Vignali, Capradossi, Terzi, Bastoni (22’ st Ramos); Estevez (43’ st Erlic), Agoume (26’ st Maggiore), Pobega (1’ st Ricci); Verde (22’ st Agudelo), Nzola, Gyasi
    A disposizione: Krapikas, Marchizza, Saponara, Ismajli, Bertola, Pietro, Sena
    Allenatore: Italiano

  • ROMA: Fuzato; Karsdorp, Mancini, Kumbulla, Santon (1’ st Reynolds); Cristante, Darboe (15’ st Villar); Pedro (26’ st Pastore), Mkhitaryan, El Shaarawy; Mayoral (15’ st Dzeko)
    A disposizione: Farelli, Boer, Jesus, Diawara, Ciervo, Zalewski
    Allenatore: Fonseca
  • Arbitro: Pezzuto di Lecce
  • Ammoniti: KUMBULLA
  • I GOL:
      6' P.T.: Verde
    37' P.T.: Pobega
      7' S.T.: EL SHAARAWY
    40' S.T.: MKHITARYAN


RISULTATI DELLA GIORNATA:
22.05.2021
CAGLIARI-GENOA 0-1
CROTONE-FIORENTINA 0-0
SAMPDORIA-PARMA 3-0

23.05.2021
INTER-UDINESE 5-1
ATALANTA-MILAN 0-2
BOLOGNA-JUVENTUS 1-4
NAPOLI-VERONA 1-1
SASSUOLO-LAZIO 2-0
SPEZIA-ROMA 2-2
TORINO-BENEVENTO 1-1