COPPA ITALIA 2020/2021 - Ottavi di finale
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Roma-Spezia 2-4 dts

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INIZIO IN SALITA
Dopo la figuraccia del derby, in questo Roma-Spezia di Coppa Italia, tutti ci saremmo aspettati da coloro i quali nell'immaginario collettivo giallorosso dovrebbero scendere in campo per difendere e onorare i colori di Roma, quantomeno un approccio diverso da quello mostrato venerdì sera coi cugini di nessuno. Aspettativa subito smentita dai fatti, che dopo 15 minuti ci vedevano già sotto di due gol, contro le riserve dello Spezia (Italiano per l'occasione ha fatto un massiccio turn over). Una partenza subito in salita, grazie ad un rigore che definire generoso è un eufemismo e all'ennesimo svarione di una difesa che da un qualche tempo non sembra essere più così impenetrabile.

Ad ogni modo, la doccia fredda risveglia i giallorossi dal torpore che durava ormai da quattro giorni e scrollatasi dalle spalle la scimmia-derby, iniziano a macinare gioco e creare occasioni su occasioni, tutte puntualmente fallite per errore nell'ultimo passaggio, per eccesso di sicurezza degli attaccanti o per le parate di Krapikas. Pellegrini si conquista un rigore (leggermente più tale, di quello regalato dall'arbitro allo Spezia) poco prima della fine dei primi 45', che lui stesso realizza con freddezza.

La ripresa continua con l'occupazione quasi continua della metà campo spezzina da parte degli uomini di Fonseca, ma col pericolo costante causato dall'imbarazzo mostrato della difesa giallorossa, in grande difficoltà ad uscire dal pressing alto dei liguri. Le occasioni da gol per la Roma continuano a fioccare, così come gli errori, fino al minuto 73' quando Mkhitaryan con una magia riesce a superare Krapikas. La Roma non si ferma e continua ad attaccare con le stesse modalità (pericolosi davanti, ma sempre in pericolo dietro) e creando occasioni. L'ultima, a meno di 5 minuti dal termine, sui piedi di un Mayoral in serata decisamente no, che fallisce anche questa ennesima palla gol. Col pareggio si va ai supplementari.

NON C'È FINE AL PEGGIO
95 minuti non sono bastati alla Roma per aver ragione della matricola ligure, ma il peggio che pensavamo di aver visto con quell'uno-due iniziale, arriva invece appena iniziato il primo tempo supplementare. Un fallo ingenuo quanto inutile a metà campo di Mancini, costa al centrale giallorosso il secondo giallo che lascia la Roma in dieci. Sulla punizione conseguente, una dormita generale lascia solo Ricci (ex Roma) a tu per tu con Pau Lopez in uscita. Il portiere giallorosso liscia clamorosamente il pallone, colpendo appena fuori dall'aera l'avversario lanciato. Rosso diretto per lui e Roma in nove. Il tutto (due espulsioni) in un minuto, un vero record.

Fonseca sostituisce Pedro e Cristante con Ibanez e il portiere Fuzato, nel tentativo di riorganizzare la squadra. Non tiene conto e, cosa ancor più grave, nessuno dello staff in panchina gli fa notare che ha già effettuato 4 sostituzioni e che il regolamento ne prevede massimo 5. Un errore gravissimo che in ogni caso regala la vittoria a tavolino allo Spezia e ci consegna letteralmente alle prese per il culo di tutto il mondo sportivo. La Roma resiste il primo tempo supplementare, sfiorando ancora il gol nonostante l'inferiorità numerica, ma soccombe inevitabilmente nel secondo. Per la seconda volta, come nel 2015-2016 lo Spezia ci elimina dalla Coppa Italia autonominandosi nostra bestia nera.

Resta comunque il fatto che se avessimo concretizzato almeno un terzo delle occasioni create, anche partendo dallo 0-2, avremmo centrato la qualificazione ai quarti in grande scioltezza. Con un arbitro un po' più normale poi, non avremmo subito il primo rigore, ne avremmo avuto forse un altro per fallo su Villar ed evitata (almeno) l'espulsione del portiere. Ma la prestazione di stasera e la scenetta da dilettanti allo sbaraglio in occasione delle sostituzioni, ci tolgono la possibilità di contestare l'arbitro, o la seconda voce RAI del laziale Giordano e ci costringono a parlare d'altro.

Daje Roma!
Sandro

 

  • ROMA: Pau Lopez; Mancini, Cristante (dal 5′ptp Fuzato), Kumbulla; B. Peres, Villar (dal 24′st Veretout), Pellegrini, Spinazzola (dal 24′st Karsdorp); Pedro (dal 5′ptp Ibanez), Mkhitaryan (dal 39' st Carles Perez); Borja Mayoral (dal 1' pts Dzeko).
    A disposizione: Farelli, Juan Jesus, Smalling, Santon, Fazio, Podgoreanu
    Allenatore: Fonseca..


  • SPEZIA: Krapikas; Vignali, Erlic, Ismajli, Ramos (dal 22′st Dell'Orco); Deiola (dal 35′st Acampora), Sena (dal 22′st Ricci), Maggiore; Agudelo (dal 14′st Verde), Galabinov (dal 22′st Piccoli), Saponara.
    A disposizione: Zoet, Rafael, Chabot, Terzi, Agoumé, Gyasi, Farias
    Allenatore: Italiano.

  • Arbitro: Ghersini di Genova.
  • Ammoniti: MANCINI, PELLEGRINI, Agudelo, Ismajli, Dell'Orco
  • Espulsi: 2' STS: MANCINI(doppio giallo), PAU LOPEZ (rosso diretto)
  • I GOL:
      6' P.T. : Galabinov (R)
    15' P.T. :
    Saponara
    43' P.T. : PELLEGRINI (R)

    28' S.T. : MKHITARYAN
      2' STS :
    Verde
    14' STS :
    Saponara