EUROPA LEAGUE 2020/2021 - RITORNO QUARTI DI FINALE | |||
|
|||
- | |||
- | |||
AVANTI CON MERITO La squadra di Fonseca grazie al risultato favorevole dell'andata, si limita a controllare le operazioni e concede all'avversaria il possesso palla ed il pallino del gioco per gran parte della partita. Lo fa con buoni risultati e senza rischiare più di tanto. Unica vera occasione concessa nei primi 45' minuti, quella regalata dal solito sciagurato passaggio corto di Pau Lopez che porta al tiro di Klaassen sventato da Diawara. Di occasioni, se vogliamo, ne ha di più la Roma, se contiamo quelle capitate sui piedi di Pellegrini e Veretout, che potevano rivelarsi fatali, ma ben neutralizzate dalla nostra vecchia conoscenza Stekelenbourg. Come all'andata, è un episodio a segnare la svolta della partita. Dopo l'inopinato vantaggio ad inizio ripresa degli olandesi, arrivato più che per merito degli stessi, per una gentile concessione del trio Mancini-Cristante-Lopez che si addormentano e lasciano al neo entrato Brobbey la comoda palla dello 0-1. L'Ajax galvanizzata dal vantaggio si fa sotto e dopo una decina di minuti, con un'azione viziata da un nettissimo fallo su Mkhitaryan, arriva al gol di Tadic (quello del rigore sbagliato, la sliding door dell'andata). Gol convalidato dall'arbitro Taylor di Manchester (una città di provenienza che evidentemente per la UEFA non prevede conflitti d'interesse) il quale ben posizionato a due passi dall'azione, giudica incredibilmente regolare l'intervento falloso sull'armeno, facendo segno di continuare a giocare, fino appunto all'epilogo: il gol di Tadic. Ma mentre gli olandesi festeggiano e i giallorossi tutti inveiscono contro Taylor, l'arbitro viene richiamato dal var e costretto a rivedere al monitor l'azione e di conseguenza fare retromarcia sulle sue posizioni: il gol è irregolare e quindi da annullare. Si resta sullo 0-1. Il pericolo scampato cambia l'inerzia della partita: da una parte l'Ajax, la quale vede sfumare una qualificazione che sembrava centrata, dall'altra la Roma che non si limita più a difendere, ma offende con grande deteterminazione. "Offesa" che si concretizza con un'azione che parte dall'area giallorossa, con Cristante che esce palla al piede e serve Mkhitaryan, il quale apre il campo con un lancio illuminante sulla corsa di Calafiori, che arriva sul fondo e mette in mezzo per il gol di Dzeko. La partita finisce qui, a venti minuti dalla fine, con buona pace dell'allenatore orange Ten Haag che continuando a scuotere la testa per il gol annullato, prova coi cambi ad invertire la tendenza, con la Roma che potrebbe anche incrementare il punteggio e con un arbitro in piena crisi d'identità che distribuisce cartellini gialli come se non ci fosse un domani ai giallorossi, risparmiandone (almeno) altrettanti agli olandesi, liberi di menare come fabbri. SEMIFINALE COL MANCHESTER UNITED Daje Roma! |
|||
|