Romamor - Campionato Serie A 2021-2022 - Roma-Inter - Analisi e commento della partita

COME DA COPIONE
Una sconfitta annunciata (così come quella patita nel derby coi cugini di nessuno quando un'ammonizione ridicola la domenica prima costò l'espulsione e la squalifica di Pellegrini) che inizia da Bologna con i due gialli ai diffidati Abraham e Karsdorp, e con l'infortunio di El Shaarawy. Tre uomini fuori quindi, che si aggiungono al Capitano Pellegrini che rivedremo in campo nel 2022 e che costringono Mourinho all'ennesima formazione rimediata.

Una squadra inerme, mai pericolosa e che mai ha dato l'impressione di poter ribaltare la situazione di svantaggio. Mourinho a fine partita dice: "L'Inter è più forte di noi in condizioni normali, in condizioni non normali è molto più forte". Il riferimento è ovviamente alle assenze di cui sopra, ai quali si aggiunge non un titolarissimo, ma sicuramente un'ottima alternativa in avanti, il giovane Felix risultato positivo al covid.

Prestazione orribile, l'abbiamo già detto, di una Roma praticamente mai in partita, ma senza nulla togliere ai meriti interisti, se analizziamo bene i tre gol, con un po' più di attenzione si potevano evitare tutti. Mourinho nella mini-intervista rilasciata a fine partita parla di errori (Zaniolo e Rui Patricio n.d.r.) sul primo e (Viña n.d.r.) sul terzo, ma anche sul secondo realizzato da Dzeko, l'errore di Kumbulla che lo lascia libero di calciare è evidente.

Una giornata da dimenticare per quello che si è visto in campo e per i risvolti in classifica. Vincono e ci scavalcano Fiorentina e Juventus ed al settimo posto ci raggiunge la lazie.

LEI NON PERDE MAI, LEI VINCE SEMPRE
Quell'alè alè Roma alè cantato inizialmente dalla sud e poi da tutto lo stadio senza soluzione di continuità, accompagnando gli ultimi 10 minuti di partita e andando anche oltre il triplice fischio, è l'ennesima dimostrazione di appartenenza e di amore incondizionato, che la curva sud ha dato al mondo. Perchè, è bene ribadirlo, al mondo ci sono i tifosi e poi ci sono i tifosi della Roma. Prima di quel coro, un tifo incessante e un incitamento continuo, nonostante lo svantaggio giunto dopo un quarto d'ora, che diventa addirittura triplo prima della fine del primo tempo.

Daje Roma!
Sandro