Romamor - Campionato Serie A 2021-2022 - Roma-Torino - Analisi e commento della partita

UNA VITTORIA DI SQUADRA
Centrocampo da inventare per Mourinho, a causa delle contemporanee assenze di Cristante e Villar entrambi positivi al covid e Veretout (squalificato), ai quali si aggiunge dopo un quarto d'ora di gioco anche Pellegrini infortunato. Contro una delle squadre più difficili da affrontare di questo campionato e seconda miglior difesa della serie A, la Roma sfodera una prestazione che farà dire all'allenatore a fine partita: "Mi piace tanto vincere così, vuol dire gruppo, sforzo e sofferenza".

Una vittoria fondamentale, giunta grazie ad una grande compattezza tra i reparti ed a quel famoso "spirito di squadra" che invochiamo da anni. Tre punti coi quali la Roma arriva a 25, consolidando il quinto posto in classifica a -3 dall’Atalanta quarta ed a +4 su Fiorentina, Juve, Lazio e Bologna.

Il modulo a tre dietro, soprattutto oggi col rientro di Smalling, con un centrocampo di conseguenza più folto, sembra dare maggiore solidità e compattezza alla squadra. Mkhitaryan e soprattutto Zaniolo affiancato ad Abraham ed affrancato insieme all'armeno, da eccessivi compiti di copertura, sono il segreto di una fase offensiva che poche squadre di questa serie A possono permettersi e che a noi romanisti, ci sta facendo brillare gli occhi.

Mettici poi un Karsdorp che ha imparato anche a difendere, un Perez che da esterno puro si adatta e gioca una partita praticamente perfetta a centrocampo e soprattutto un El Shaarawy strepitoso per classe e sacrificio, il quale sta ricalcando ciò che Eto'o fece nell'Inter (di Mourinho) del triplete nel 2010. Utilizzato come esterno sinistro a tutta fascia, il faraone non sta facendo rimpiangere Viña in fase difensiva, arrivando a sfiorare in quella offensiva anche il gol su assist di Mkhitaryan.

RIGORE SI RIGORE NO...
...la terra dei cachi (cit.).
Anche oggi il var ci regala momenti di "riflessione". L'atterramento in area subito da El Shaarawy e subito sanzionato come il più limpido e incontestabile dei rigori da Chiffi, diviene oggetto di verifica al var. Un controllo accurato e minuzioso che dura la bellezza di 6 minuti e che com'è abitudine quest'anno, nega il rigore alla Roma per un "fuorigioco" di rientro di Abraham, o per meglio dire, dei tacchetti posteriori del suo scarpino sinistro. Un'immagine, quella mostrata poi a supporto, che non lascia dubbi sulla decisione, ma che ne fa sorgere molti su quello che dall'inizio di questo campionato possiamo definire come una sorta di accanimento nei confronti della Roma.

Iniziano ad essere troppi dall'inizio del campionato, gli episodi nei quali lo "strumento elettronico", o non interviene quando invece i fatti dimostrano che avrebbe dovuto farlo per correggere decisioni sbagliate, o decide di intervenire come oggi sconfessando la decisione presa in campo dall'arbitro. Interventi e non interventi, tutti con un unico denominatore: sempre a sfavore della Roma. Un altro rigore concesso dall'arbitro e poi revocato dal var oggi, così come a Venezia, quando per un fuorigioco che poi in seguito verrà giudicato inesistente di Pellegrini, il var annulla la decisione di Aureliano. In quella partita gli episodi arbitro/var a nostro sfavore furono molteplici e ci costarono la sconfitta, ma dalla prima giornata ad oggi se ne potrebbero elencare anche altri. Meglio di no... sennò poi dicono che siamo piagnoni.

Daje Roma!
Sandro