Romamor - Campionato Serie A 2021-2022 - Spezia-Roma - Analisi e commento della partita

ROMA ALL'ULTIMO RESPIRO
Un rigore al 98' che Abraham trasforma con freddezza e precisione, regala la meritata vittoria alla Roma oggi assistita in panchina da Salvatre Foti, vista la squalifica di Josè Mourinho.
Questa partita in un mondo perfetto sarebbe finita tanto a niente. 65% di possesso palla, 31 tiri totali, di cui 10 nello specchio della porta, 22 occasioni da gol complessive create, 4 fra pali e traverse colpite, grandi parate di Provedel, oltre ad un'espulsione evitata ad Agudelo al 64' (fallo su Zalewski) che avrebbe fatto finire lo Spezia già in dieci per l'espulsione di Amian, addirittura in nove. Numeri che per QUALUNQUE squadra al mondo vedrebbero solo commenti positivi.

Qualunque squadra, tranne la Roma. Qui tra media locali (soprattutto loro) e nazionali, pagine social e tifosi 2.0 che vi interagiscono, i commenti sono quasi esclusivamente negativi. Quelli più soft sono del tipo: "Con un uomo in più per tutto il secondo tempo, dovevi vincere facile e non al 98' su rigore". Perchè tu devi vincere TUTTE le partite 5-0 e non puoi aver ragione di un'avversaria che ha pensato solo a difendersi per tutta la partita, all'ultimo minuto su rigore. Chissà se pure a Milano e Torino, ci sono "tifosi" che fanno le pulci alle vittorie corto muso, giunte al 98' dopo aver dominato per tutta la partita, contro un'avversaria che peraltro doveva essere ridotta in nove....

Quello di cui non si tiene conto in questa piazza isterica, è che può succedere di avere giornate particolarmente sfortunate, dove il pallone nonostante gli sforzi non ne vuole proprio sapere di entrare o dove il portiere avversario para anche l'imparabile. È già capitato, non solo alla Roma, e capiterà ancora. Questo qui si chiama calcio ed è uno sport che spesso sfugge alle leggi della fisica, dei pronostici e dell'umana ragione.

L'approccio e tutto il resto della gara oggi non è stato come gli ultimi scorsi. Oggi la testa, la voglia e la determinazione c'erano tutte. È mancata solo un po' di fortuna.

ZANIOLO CI METTE LA FACCIA E MOTTA VUOLE LE SCUSE
Nel parapiglia finale, dove la Roma colpisce due traverse e la palla non vuole entrare, il var per fortuna vede quello che Fabbri non aveva colto in diretta: un calcio in faccia di Maggiore a Zaniolo (oltretutto ammonito, col volto insanguinato, per proteste), mentre quest'ultimo colpiva di testa la palla che finiva ad infrangersi sulla traversa. Dopo 5 minuti interminabili, tra gli insulti del pubblico dietro il monitor e le vibranti proteste di panchina spezzina e giocatori tutti, l'arbitro concede il sacrosanto rigore che Abraham trasformerà, per la gioia romanista e il dolore dell'allenatore avversario che dopo aver visto la sua squadra presa a pallonate per 90' più recupero e perdonata dall'arbitro in qualche occasione, a fine partita pretenderà addirittura le scuse dell'AIA: "L’arbitraggio? Vogliamo le scuse come succede ad altri". Ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah

Daje Roma!
Sandro