CONFERENCE LEAGUE 2021/2022 - 3A PARTITA GRUPPO C | |||
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HA RAGIONE LUI Della non partita giocata dalla Roma, o meglio dalle sua seconde linee, poco si può dire. Un'altra batosta europea, forse la peggiore in virtù dell'avversario affrontato, che si aggiunge a quelle patite con altre ben più titolate avversarie (Manchester, Bayern e Barcellona). Una batosta senza giustificazioni per quello che si è visto in campo, con i padroni di casa superiori alla Roma fisicamente, atleticamente e quel che è peggio, tatticamente. Errori di posizione e soprattutto di atteggiamento che hanno spalancato le porte agli attacchi norvegesi. Una buona squadra questo Bodo Glimt, così come Mourinho la giudicava alla vigilia della sfida, di certo non la selezione amatoriale di pescatori di merluzzi che qualcuno in vena di sminuire ancora di più la prestazione giallorossa si è affannato a definire, ma la squadra che ha vinto il campionato scorso e comanda la classifica di quello attuale in Norvegia, non negli emirati arabi. Ad ogni modo, l'allenatore ha valutato la situazione e scelto di far riposare i titolari in vista dell'importante sfida di domenica col Napoli, schierando una formazione per nove undicesimi composta dalle seconde linee. Quelle riserve (visti i fatti, è giusto chiamarle così) mai utilizzate dall'inizio in questa stagione, alle quali Mourinho aveva finora concesso solo pochi minuti. Il perchè del loro scarso utilizzo, è parso chiarissimo stasera. Le difficoltà incontrate soprattutto nella fase difensiva e di interdizione, hanno fatto chiarezza (ove ce ne fosse stato bisogno) sul valore di certi giocatori e sul perchè l'allenatore non li mette mai in campo dall'inizio. Quello che sta facendo discutere, più della "prestazione" fornita stasera dalla squadra, sono le parole pronunciate da Mourinho, che si assume tutte le responsabilità della sconfitta frutto delle sue scelte, ma al tempo stesso denuncia la scarsa qualità delle sue seconde linee: "Ho voluto farne rifiatare tanti, anche per non rischiare infortuni, ma è andata male. Purtroppo c'è differenza tra la prima squadra e gli altri. Certo mi aspettavo una risposta migliore". Chiudendo poi con un sibillino: "Ora magari non mi chiederete più perché giocano sempre gli stessi...". CUI PRODEST? Queste stesse parole Mourinho le pronunciò nel lontano 2009, quando allenava l'Inter e perse 3-0 in semifinale di Coppa Italia con la Sampdoria. A fine partita tuonò: "Quando non ci sono tutti la squadra non ha la stessa qualità, ma ho deciso di cambiare perché è umanamente impossibile giocare tutte le partite. Quando mi chiedete perché non gioca questo o quest'altro, ora forse si è capito". L'anno dopo, la sua Inter fece il triplete. Daje Roma! |
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L'ALTRA PARTITA: CSKA SOFIA-ZORYA LUHANSK 0-1 |
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