Romamor - Campionato Serie A 2022-2023 - Inter-Roma - Analisi e commento della partita

VINCE MOURINHO. VINCE LA ROMA!
Dopo una settimana di previsioni di formazione, che tenevano conto delle fatiche dei molti rientrati dalle rispettive nazionali e di non si sa bene quali altri parametri/sensazioni personali, da parte dei soliti scoreggioni muniti di tastiera/microfono, l'allenatore più vincente di questa serie A spiazza tutti schierando una formazione inedita quanto imprevedibile.

Fuori il sempre presente Abraham, al suo posto non Belotti o Shomurodov, com'era giusto aspettarsi e come forse si aspettava anche mister "Spiaze", ma un tridente formato da Dybala, Zaniolo e Pellegrini che non dava punti di riferimento alla retroguardia nerazzurra. Cristante (uno di quelli che secondo gli scoreggioni non doveva giocare) a far coppia con Matic in mezzo al campo e Spinazzola (un altro degli esclusi dagli scoreggioni) a formare la coppia di esterni con Celik.

Vince Mourinho con le sue scelte e le sue mosse tattiche, e vince la Roma. Inzaghi (mister Spiaze per gli amici) a fine partita dirà che quella che ha preso due pere stasera dalla Roma, è stata l'Inter più bella della stagione, la quale non solo non meritava di perdere, ma doveva semmai vincere. Un po' quello che accadeva alla Roma sconfitta con un tiro in porta dall'Atalanta prima della sosta. Lì però la squadra di Gasperini "ha dimostrato di saper soffrire e di essere cinica". Continuate così, vi prego, fateci godere a noi romanisti. Fateci godere come ricci. (cit.)

LA PARTITA
È l'Inter a farla, con la Roma attenta a non scoprirsi e pronta a tentare ripartenze, vanificate come spesso accade dai soliti errori individuali. Errori anche difensivi, che per un pelo ci costano il gol di Dzeko, con una palla che danza incredibilmante da un lato all'altro del limite dell'area, passando per i piedi di tutta la reroguardia giallorossa incapace di rinviarla, prima d'essere agganciata e messa in rete dal campione bosniaco. Gol che viene annullato dal var per un fuorigioco millimetrico dello stesso autore.

Il pericolo scampato non sembra svegliare più di tanto gli uomini guidati oggi da Foti (Mourinho è squalificato per i fatti di Roma-Atalanta) e dopo meno di venti minuti, un'altra dormita permette a Barella di imbucare per Dimarco che di destro (il suo piede sbagliato) supera con uno straccio bagnato l'abbastanza colpevole Rui Patricio.

Quello che non succede dopo il gol annullato a Dzeko, accade dopo quello subito da Dimarco. La Roma inizia a giocare e costringe l'Inter nella propria metà campo. Un errore di Barella a centrocampo dà il via all'azione di Spinazzola (quello che per gli scoreggioni oggi non doveva giocare) che culmina col preciso cross per l'accorrente Dybala, il quale impatta perfettamente col suo sinistro magico e supera Handanovic.

Solita esultanza con la Dybala mask, seguita dal gesto elequente a mostrare il nome sulla spalle sotto la curva interista, ma rivolto chiaramente alla dirigenza nerazzurra la quale in estate sembrava padrona del suo cartellino, ma che (per la gioia di noi tifosi giallorossi) ha preferito non completare l'acquisto del Campione argentino.

Il primo tempo si chiude con la Roma padrona del campo e la ripresa inizia allo stesso modo per i primi dieci minuti. Poi è di nuovo l'Inter a prendere il pallino del gioco. Ma la traversa colpita su punizione da Calhanoglu e il tiro a sfiorare il palo di Asllani sono le due uniche vere occasioni concesse dalla Roma, la quale al minuto 75 trova il vantaggio con il il suo Imperatore della difesa Chris Smalling. Monumentale il gigante inglese anche oggi nel difendere la sua area, quanto letale in quella avversaria. Una punizione calciata in maniera perfetta da Lorenzo Pellegrini, finisce giusta giusta sulla testa di Smalling, che schiaccia in maniera imparabile per il vantaggio giallorosso.

Vantaggio che poteva anche aumentare, se le ripartenze che l'Inter sbilanciata alla ricerca del pareggio inevitabilmante concedeva, fossero state gestite in modo adeguato. Una su tutte, quella sprecata all'89' da Abraham. Ma chissenefrega. Roma ha vinto! Solo questo conta.

Daje Roma!
Sandro