Romamor - Campionato Serie A 2022-2023 - Roma-Lecce - Analisi e commento della partita

UNA VITTORIA DI PIRRO
Vincere oggi era quasi un obbligo, al cospetto di una buona squadra e ben messa in campo sì, ma pur sempre una "provinciale" nella mente dei critici a prescindere, anche se unica finora ad uscire imbattuta dal Maradona. Un biglietto da visita, quello d'esser riuscita a fermare il Napoli capolista, che poteva bastare solo quello per non sentirsela troppo calda, come diciamo da queste parti.

Sarà poi che già il solo sentire la parola Lecce evoca ricordi non esattamente felici nei nostri vecchi cuori giallorossi; sarà che oggi si ricorda il centenario della nascita di Niels Liedholm e che per noi le ricorrenze non portano facilmente vittorie; sarà poi che seduto dietro di me c'è uno che lo iettatore di Bonolis je spiccia casa...

Roma quindi obbligata a vincere per restare agganciata al treno Champions, ma Lecce giunta a Roma con qualche migliaio di sostenitori che hanno riempito completamente e rumorosamente lo spicchio a loro riservato, pronta a renderle difficile la vita.

Programma leccese che grazie ai nostri soliti atavici e finora irrisolti errori sottoporta, stava quasi riuscendo. Risultato mai in discussione, per carità, nonostante il pareggio dei salentini giunto in finale di primo tempo (in dieci uomini), il pallino del gioco è stato totalmente nella mani degli uomini di Mourinho, ma il patema d'animo col quale noi tifosi siamo costretti a vivere le partite, vorremmo sinceramente evitarlo.

In vantaggio con Smalling in apertura, raggiunti in chiusura della prima frazione di gioco e di nuovo in vantaggio ad inizio secondo tempo, grazie al rigore conquistato da Abraham e trasformato da Dybala. La gioia del gol appena segnato però, dura meno di un secondo. Il tempo di vedere il sorriso del Campione argentino trasformarsi in una smorfia di dolore, mentre si tocca la coscia incamminandosi verso la panchina.

La Roma vince, ma l'infortunio a Dybala rende quella di oggi una vittoria di Pirro, visto il prezzo che dovremo pagare in termini di uomini fuori. Se per gli altri assenti Mourinho ha potuto, seppure con grossa difficoltà, far fronte all'emergenza, questa ennesima tegola che ci cade sulla testa sarà dura da sopportare.

POCA JOYA MUCHA TRISTEZA
Spero sia chiara la volontà nei titoli delle locandine di giocare coi doppi sensi e coi significati diversi. Quella di oggi anche se in spagnolo Joya lo sappiamo tutti (?) che significa gioiello (e non gioia), mi sembrava perfettamente calzante con ciò che abbiamo vissuto noi tifosi e soprattutto Dybala stasera all'Olimpico. Lo dico per prevenire la bacchettata linguistica del professorino di turno. Sai com'è, c'è sempre qualcuno che vuole insegnarti qualcosa...

Daje Roma!
Sandro